Il significato e la festività del Cristo Re

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L’appellativo di Cristo Re viene associato a Gesù Cristo, usato in tutte le confessioni cristiane.

La sua origine proviene da alcuni passi della Bibbia, in particolare nel Nuovo Testamento dove risulta essere annunciato come Cristo, Re d’Israele oppure Re dei re.

Nel Vangelo secondo Marco (15,32) leggiamo “Cristo, re di Israele, scenda ora dalla croce affinché vediamo e crediamo”.

Anche nell’ultimo libro del Nuovo Testamento, l’Apocalisse di Giovanni, viene citato come principe dei re della terra.

Questo appellativo della regalità era associato alla figura del Messia atteso dagli Ebrei, considerato discendente del Re di Israele Davide.

Gesù ammettendo di identificarsi come il Messia, si è dissociato fin da subito dalla figura politica del Re governatore del popolo.

In corrispondenza con l’ultima domenica dell’anno liturgico nel mese di dicembre i cattolici celebrano una festa in suo onore, la Solennità di Cristo Re dell’Universo, sottolineando come la figura di Cristo rappresenti il Signore di tutta la storia e di tutto il tempo.

La storia di questa festa trae le proprie origini nel 1899 quando Papa Leone XIII sancì la consacrazione universale al Cuor di Gesù.

Nello stesso anno un membro della Compagnia di Gesù scrisse una lettera ai tutti i vescovi italiani supplicandoli di istituire una festa liturgica ma solamente 49 di essi aderirono.

L’esigenza di ricordare il Cristo Re in una memoria ufficiale liturgica ci viene testimoniata da numerose suppliche mandate al successivo Papa, Pio XI, con le firme di cardinali, prelati, vescovi e superiori generali.

In una di queste si chiedeva esplicitamente di come la Santa Chiesa doveva degnarsi di stabilire una festa liturgica proclamando i diritti della persona regale del Cristo Re per riparare le ingiurie fatte subire a Gesù Cristo.

Attraverso l’enciclica denominata Quas Primas del 1925, Pio XI concesse a tutti i cristiani e devoti la possibilità di festeggiare ufficialmente il Cristo Re.

Lo stesso Gesù più volte (in particolare nell’episodio davanti a Pilato) spiega di come il suo Regno è principalmente spirituale perché non fa parte di questo mondo, altrimenti i suoi servitori combatterebbero contro i Giudei.