La Via Postumia

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Via Postumia_Casalmaggiore sentiero verso Cremona

Perché tracciare una via da Aquileia a Genova ?
Ce lo spiega Andrea Vitiello, dell’associazione Amici della Via Postumia:

Cammini Europei in ReteIn questa mappa lo si capisce bene: in Italia i cammini maggiori sono tutti Romei, disposti Nord-Sud, abbiamo pensato allora di unire l’Italia al cammino più famoso al mondo , quello di Santiago con un asse Est-Ovest come i cammini jacobei, riscoprendo l’antica via consolare utilizzata dal pellegrino di Burdigala per andare a Gerusalemme molto prima della nascita di Santiago de Compostela,sfruttando il gran lavoro fatto dagli Sloveni sul loro cammino Jakobova Pot, e i Francesi coi Gr 653° 3 sulla via Tolosana, noi ci siamo inseriti nel mezzo unendo i punti della rete, per poter essere nel medesimo istante un cammino verso Santiago o verso Gerusalemme, ed ecco la nostra sfida.

Il Cammino della Via Postumia è di 940 km ai quali si aggiungono, se si vuole percorrere la nostra penisola nella maggior larghezza, altri  340km.
La Via Postumia è molto varia:  si parte dalla pianura friulana e precisamente da Aquileia, porta orientale dell’antico impero romano, e si continua per Aiello del Friuli – il paese delle meridiane- e Palmanova – famoso per la sua forma a stella.

Lungo strade di campagna , sentieri, ciclovie si incontreranno altre località note per la loro storia, Concordia Sagittaria – che fu l’importante centro romano di Iulia Concordia-  e Oderzo –l’antica Opitergium-  fino al suggestivo arrivo, attraverso la ciclovia del Sile, a Treviso.  Percorrendo la ciclovia Ostigliese si toccheranno i bellissimi e poco noti borghi di  Badoere, Castelfranco Veneto e Cittadella; fino a Vicenza (Vicetia) la Via Postumia è pianeggiante,  da qui inizierà un percorso di due giorni sui colli Berici per arrivare a Lonigo , nota per il Santuario della Madonna dei Miracoli.

Immersi nella pianura Veneta, lungo il fiume Adige e attraverso Zevio ci dirigiamo a Verona, il cui centro storico fa parte del patrimonio UNESCO.

L’antica consolare Postumia si muoveva verso Goito e Calvatone (Bedriacum), nella progettazione di questo cammino Andrea Vitiello e gli altri membri dell’associazione Amici della Via Postumia hanno optato per sentieri in sicurezza e belli paesaggisticamente e così si è scelto di puntare Goito passando per la zona collinare del Garda dove si attraverseranno,  dopo aver percorso l’Alzaia dell’Adige ,  Pastrengo, Colà di Lazise, e Peschiera del Garda fino ad arrivare dinanzi al bel Santuario della Madonna del Frassino.

Si continua immersi nella storia e tra meravigliosi borghi fortificati, Ponti sul Mincio e Monzambano, per giungere a Goito; da qui, attraverso Rivalta sul Mincio e il magnifico Santuario della Madonna delle Grazie che merita certamente una visita, si arriva a Mantova (Mantua), anch’essa nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO e “Capitale italiana della cultura” per il 2016 . Dalla città dei Gonzaga ci si dirigerà verso sud, collegandosi con la Ciclovia del Po, fino a raggiungere Cremona e, attraverso stradine di campagna e ciclabili che toccano Borgoforte e Marcaria, arrivare a Sabbioneta – patrimonio UNESCO in quanto uno dei massimi esempi dello stile architettonico rinascimentale–  e Casalmaggiore.

Il cammino si immergerà ora ancor più nel verde, seguendo il grande fiume, a volte da vicino ma spesso su argini artificiali più distanti ; dopo 40 km si arriverà nella bella Cremona ,l’affascinante città del Violino e della Musica. Il Po accompagnerà il cammino fino a Piacenza (Placentia ), passando per il piccolo borgo di Monticelli d’Ongina .

Si arriverà quindi in Emilia , ripercorrendo ancora qualche km in Lombardia per poi entrare in Piemonte e infine in Liguria.

Piacenza segna la fine della pianura, da qui in poi inizieranno le colline; oltrepassando il Trebbia si giungerà in Val Tidone, a Castelnovo,tra vigneti, borghi antichi, e paesaggi da favola si arriverà a Canneto Pavese. Il cammino continuerà, sempre attraverso un percorso collinare,  verso Casteggio (Clastidium) e poi fino a Voghera (Vicus Iriae); passando per i colli del Pelizza e le terre di Don Orione, in un susseguirsi di colline e vigneti, la Via Postumia arriva a Tortona(Dertona).
In Piemonte,  nell’Alessandrino , il sentiero condurrà , prima fiancheggiando il torrente Scrivia e poi salendo sulle colline all’altezza di Castellar Ponzano, a Stazzano e al  Santuario di Monte Spineto.

Da qui si supererà lo Scrivia e, ancora attraverso un sentiero collinare, si arriverà a Gavi, dove sarà possibile ammirare l’imponente Forte e la Chiesa di San Giacomo Maggiore. (A chi se la sente di allungare il cammino di qualche Km, gli amici della Via Postumia suggeriscono una visita all’area archeologica di Libarna ).

La Via continua fino a Bosio, tristemente conosciuto per l’eccidio della Benedicta, e da qui si inizieranno a salire le montagne alla volta della Liguria. Il percorso da qui sarà più impegnativo, ma la fatica verrà ricompensata dalla bellezza dei luoghi che si toccheranno: Voltaggio e il suo ponte romano,  la frazione di Castagnola e poi Sereta fino a Fraconalto, via d’accesso per il passo della Bocchetta che – con i suoi  832m slm e il suo panorama mozzafiato- è il punto più alto della Via Postumia.

Si scenderà quindi verso Pontedecimo, con il suo acquedotto romano e la chiesa di San Giacomo testimonianza del passaggio dei pellegrini medievali, mentre sulla destra svetteranno il monte Figogna e la il Santuario della Madonna della Guardia.
L’ultima salita sul sentiero che unisce i forti dell’antica repubblica marinara, ammirabile da qui in tutto il suo splendore, e poi la discesa e l’arrivo alle porte di Genova tappa finale di questo cammino.
Il pellegrino che vorrà potrà continuare verso la Francia , e perché no verso Santiago sulla Via della Costa Ligure fino a Ventimiglia, il Gr653a fino ad Arles, la Via Tolosana fino a Saint jean pied de port o Puente la Reina. Che dire : Buon Cammino a tutti!” Questo è l’augurio di Andrea Vitiello e di tutti i membri dell’associazione Amici della Via Postumia.

 

 

 

 

 

 

Autore: Redazione