Processione dello Spirito Santo a Gangi

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Il lunedì successivo alla Pentecoste (che nel 2019 cade il 10 giugno), nel piccolo ma pittoresco comune siciliano di Gangi (considerato uno dei borghi più belli d’Italia), si tiene la maestosa Festa dello Spirito Santo. In questa occasione una solenne processione porta in corteo circa 40 statue di santi, camminando dalla Chiesa Madre fino al Santuario dello Spirito Santo, dove si rende omaggio alla parte più eterea della santissima trinità. La festa stessa è un ringraziamento che la popolazione e “i Santi” rivolgono al dono dello Spirito Santo, sceso tra le genti nel giorno della Pentecoste.

La cittadina tutta partecipa con entusiasmo, addobbando strade e case, con l’ovvia collaborazione e partecipazione delle chiese, dove vendono allestite le vare e fanno uscire santi e stendardi delle confraternite. La sera precedente alla processione, si porta con una fiaccolata l’immagine dello Spirito Santo alla Chiesa Madre, proprio a ricordare il santo dono ricevuto. Il tutto sempre in un’atmosfera di gioia e allegria.

L’inizio della processione viene annunciato da alcuni colpi di cannone, ed è allora che le vare iniziano a muoversi, intorno alle 16:00. Con il suo procedere, la processione toccherà le chiese più importanti, mentre altri simulacri si aggiungono man mano. Vengono detti rosari, e i portatori lanciano acclamazioni al Santo che portano, invocando lo Spirito Santo e la Misericordia di Dio.  

Ad aprire la processione, ci sono uomini, donne, ragazzi o bambini che raccolgono le offerte per i vari santi, con i loro “panariddu”, i piccoli contenitori d’argento o intrecciati, ed in cambio danno un’immagine benedetta. Una particolare sosta avviene nella salita alla Via Crucis, a riconoscere che senza Cristo non ci sono Santi, e che la via della santità si ottiene seguendo la via della croce.

Quando si raggiunge il Santuario sono in genere circa le 18:30, e qui si rende finalmente omaggio allo Spirito Santo. In seguito, vengono aperti i “cursi” o “miraculi”, con i portatori che fanno correre le immagini dei Santi intorno al piazzale per 3 volte, a simulare come il santo da loro trasportato si slanci verso lo Spirito Santo. Tutto ciò che avviene durante i “cursi” è simbolico, a rappresentazione tanto della cristianità, quanto del mondo contadino, fino a rimembrare culti ancora più antichi ed agresti. Condotti all’interno del Santuario, i Santi vengono fatti inchinare per invocarne la grazia.

Al ritorno, la statua di San Cataldo (patrono di Gangi), è l’unica a tornare ancora trasportata, e si ferma in diverse chiese a modo di ringraziamento per gli altri Santi e per la loro partecipazione, fino a rientrare nella sua chiesa. Il lungo corteo è chiuso dalla Reliquia della Santa Croce, che viene utilizzata per benedire gli astanti.
Una festa davvero particolare e unica, quella dello Spirito Santo a Gangi, come è unico e particolare questo bellissimo paese.

Autore: Redazione