Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, dottore della Chiesa

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Il 1° Agosto si celebra Sant’Alfonso, vescovo cattolico e compositore italiano, fondatore l’istituto religioso della Congregazione del Santissimo Redentore per evangelizzare il popolo e la gente delle campagne.

Primo di otto figli, nacque a Napoli nel 1696 da una delle famiglie più antiche e nobili della città.

Si dimostrò un bambino prodigio fin da subito grazie alla sua capacità di imparare le varie discipline come la pittura e la musica.

La sua precocità si vide fin da subito anche attraverso l’iscrizione prematura (aveva 12 anni) all’Università di Napoli, conseguendo il dottorato in diritto civile e canonico.

All’età di 19 anni era già diventato un avvocato molto apprezzato fino ad una causa persa che gli fece maturare la decisa volontà di donarsi al Signore.

Ordinato sacerdote nel 1726 si dedicò a spiegare il Vangelo ai fedeli più poveri della periferia e delle campagne di Napoli.

Con questo scopo di evangelizzazione fondò l’Ordine religioso dei Redentoristi in un eremo benedettino in provincia di Caserta.

Grazie agli studi giuridici, Alfonso decise di scegliere la formula della congregazione per svincolarsi dai numerosi divieti applicati agli ordini religiosi, i quali ne rallentavano l’evoluzione.

I membri della Congregazione del Santissimo Redentore si spinsero in varie regioni italiane ed estere per predicare il Vangelo con modi semplici apostolici.

Contemporaneamente alle missioni, Alfonso si dedicò anche alla realizzazione sia di numerose opere di teologia e spiritualità che di molte canzoni, tra le quali il più celebre canto natalizio “Tu scendi dalle stelle”.

Eletto vescovo della diocesi di Sant’Agata de Goti a Benevento all’età di 60 anni, riuscì ad aiutare la popolazione colpita da una tremenda carestia per poi rilanciare l’economia cambiando il prezzo del pane.

A causa di problemi d’artrite dovette lasciare la carica vescovile per ritirarsi nella casa dei suoi religiosi dove morì nel 1787.

Proclamato Santo nel 1832, riposa in un’urna situata nella Basilica pontificia di Pagani.