Santuario Madonna delle Laste - Trento

Storia:



Il Santuario è situato sulla collina di Trento detto “colle delle Laste” (corruzione del termine lastre) e venne costruito per custodire un affresco raffigurante la Vergine con il Bambino.



Santuario:



La storia narra che durante il 1570 alla confluenza delle strade Verona-Brennero e Trento-Padova, si trovava un capitello con un affresco della Beata Vergine. Coloro che percorrevano queste strade si fermavano a pregare, i devoti divennero sempre più e anche le grazie e i miracoli.



Uno sconosciuto però rovinò l’affresco all’altezza degli occhi, facendo crescere nei fedeli il desiderio di poter preservare quest’immagine, infatti, si prodigarono per costruire un’edicola che la tenesse al sicuro.



Nel 1618, si procedette alla costruzione dell’attuale Santuario, portando all’interno l’affresco, nel 1642 vennero chiamati i Carmelitani Scalzi, particolarmente adatti al ruolo, vista la loro devozione alla Madonna, e un paio di anni dopo (1644), venne costruito accanto sulla viva roccia un convento per ospitarli degnamente.



Curiosità:



Gli orti del convento, erano celebri per le loro spalliere di rosmarino, la crescita rigogliosa di queste erbe era dovuta al clima mite del luogo. Inoltre, I Frati producevano la celebre “acqua di melissa”, ricetta che tutt’ora i Padri Carmelitani Scalzi custodiscono e utilizzano.



Nel 1810 in seguito alle leggi anticlericali del cancelliere Asburgico Metternich, il convento venne soppresso e il Santuario Chiuso, riducendolo nel corso degli anni a istituto di ostetricia, caserma, magazzino ed adibendolo ad abitazioni.



Più di un secolo dopo, il 14 settembre 1941, i Carmelitani Scalzi tornarono e si dedicarono alla restaurazione del Santuario e del Convento fra il 1959 e il 1962, inaugurando l’apertura ai fedeli il 30 settembre 1962.



L’affresco della Vergine è stato incoronato dall’Arcivescovo di Trento nel 1958 e l’anno successivo dichiarò il Santuario “Santuario Mariano della città di Trento e della Diocesi”.



La chiesa è visitabile tutti i giorni dell’anno, ma è necessario contattare un padre confessore.



 



Le immagini sono gentilmente concesse dai Padri Carmelitani Scalzi della Provincia Veneta


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