Santuario Madonna di Monteverde-Vinchiaturo - Vinchiaturo

Storia:



L’antico monastero di ordine Benedettino, risale all’11esimo secolo, ma la maggior parte è crollato a causa di numerosi terremoti, restano solamente parte dell’abside, del presbiterio e delle mura. Oggi è ridotto a piccola Chiesa rurale in agro di Vinchiaturo.



 



Santuario:



Nelle zone vicine alla Chiesa attuale, era presente l’insediamento di Ruffirio (Ruffirium), che serviva a controllare i fondovalle e le vie di comunicazione. Venne distrutto durante la dittatura di Lucio Papirio Cursore da Quinto Fabio, nonostante ciò, non venne del tutto abbandonato, i rinvenimenti del 1969, testimoniano che anche gente patrizia vi abitava.



Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, la città di Monteverde ricadde nella più buia disperazione, ma il diffondersi del monachesimo e dell’ordine dei Benedettini la fecero rifiorire.



Secondo gli storici, nel 689, un monaco di nome Dauferio, fondò una comunità religiosa dedicata a Santa Maria che nel 1022 venne trasformata in un monastero.



Il convento crebbe in notorietà, grazie alla creazione di una corporazione di lavoratori della pietra che operava tra Abruzzo e Molise, nel 12esimo secolo, si decise di ampliare il convento affinché potesse ospitare detta corporazione.



Il Papa Celestino V (di origini molisane) garanti numerosi privilegi al monastero, successivamente, nel 1321, Papa Giovanni XXII finanziò l’abbellimento della Chiesa, che era dotata di ben tre navate e al fianco trovava posto la torre campanaria. Purtroppo, nel 1349, un forte terremoto distrusse il monastero, lasciando in piedi la Chiesa e qualche abitazioni, che vennero distrutte con un’altra scossa sismica nel 1456.



La costruzione di una nuova Chiesa venne ordinata nel 1688 dal Cardinale Vincenzo Orsini d’Aragona, e per più di un secolo venne celebrata messa, fino al 26 luglio 1805, quando un nuovo sisma causò il crollo della Chiesa, l’eremita che viveva in quel luogo vi trovò la morte.



Nel 1938, venne costruita una piccola Chiesa, con materiale proveniente dal vecchio Santuario, venne recuperata anche la lunetta che adornava il portale principale.



I lavori di consolidamento e conservazione del 2008, hanno riportato alla luce il pavimento in cotto, l’intero impianto planimetrico e alcune sepolture.



L’ultima domenica di Agosto, dopo la messa, la statua della Beata Vergine all’interno della moderna Chiesa viene portata in processione per un chilometro circa.


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