27 marzo in Preghiera con Papa Francesco

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Venerdì 27 marzo alle ore 18,00 è prevista una preghiera di supplica da Piazza San Pietro con papa Francesco, per chiedere tutti insieme la fine della pandemia. In piazza sarà presente il Crocifisso di San Marcello al Corso, un crocifisso “miracoloso” che in passato fermò la pestilenza nel 1522.

Riunirsi nella preghiera per dare un senso a ciò che sta accadendo nel mondo. Si potrà pregare e seguire le celebrazioni in tv, in radio e sulla rete Internet. Dopo l’appuntamento di mercoledì scorso, recitando il Padre Nostro insieme a Papa Francesco nella Solennità dell’Annunciazione, assieme al Rosario recitato a distanza, altri due sono gli appuntamenti importanti della giornata di venerdì 27.

Crocifisso della chiesa di San Marcello al Corso

Alle ore 18.00 ci sarà un momento di “virtuale” raccoglimento del Papa in Piazza San Pietro, ovviamente priva di fedeli. In Piazza San Pietro è stato collocato il Crocifisso davanti al quale il Papa lo scorso 15 marzo si è raccolto in preghiera nella chiesa di San Marcello al Corso a Roma.

Il Papa presiedendo il momento di preghiera sul sagrato di piazza San Pietro, al termine dell’adorazione del Santissimo Sacramento imporrà la speciale Benedizione Urbi et Orbi, a cui seguirà la possibilità di ricevere l’Indulgenza plenaria secondo le condizioni previste dal recente decreto della Penitenzieria Apostolica.

Il Crocifisso di San Marcello al Corso è oggetto di grande venerazione da parte dei romani dal 1519. Difatti in quell’anno rimase illeso nel grande incendio che devastò la chiesa. L’ immagine fu portata nel 1522 in processione lungo le strade delle borgate romane, proprio al crocifisso venne attribuita la cessazione della peste.

L’evento verrà trasmesso a partire dalle ore 18.00 in diretta mondovisione da Vatican Media, in più lingue su Radio Vaticana, in diretta sul canale youtube, in diretta Tv2000 (canale 28 e 157 Sky).

Nel corso della giornata

Continuamente venerdì 27, la Cei invita i vescovi che ne avranno la possibilità a recarsi da soli in un cimitero della propria Diocesi per un momento di raccoglimento, veglia di preghiera e benedizione per commemorare i defunti, per pregare i tanti malati di coronavirus morti senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti.

Il proposito è quello di affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti di questa pandemia, esprimendo anche con questo gesto la vicinanza della Chiesa a quanti versano nella sofferenza per la morte di un loro caro.

Questo venerdì sarà pertanto “il venerdì della Misericordia” un venerdì di passione di tutta la Chiesa italiana, nel quale la vicinanza del Santo Crocifisso implora la speranza rasserenante della Risurrezione.

Autore: Franco Collodet

Sociologo e scrittore. Studi specialistici in Scienze Storico-Antropologiche delle Religioni. Master presso la Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa di Rimini. Esperto dei cammini religiosi in Europa e in Medio Oriente.