Il titolo di Stella Maris attribuito alla Vergine Maria

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Uno degli titoli più antichi associati alla Madre di Gesù per enfatizzare il suo ruolo come segno di speranza, come stella polare per i cristiani in quanto è invocata come guida o protettrice di chi viaggia in mare.

Simile ad un altro appellativo appartenente a Maria, ovvero “Odigitria” che deriva dal greco bizantino indicando “colei che conduce mostrando la direzione”.

Letteralmente “Stella Maris” rappresenta uno dei nomi che vengono utilizzati per indicare un sistema stellare chiamato Polaris, appartenente alla costellazione dell’Orsa Minore.

L’origine di questa denominazione attribuita a Maria deriva da un errore di trascrizione che fece il presbitero San Girolamo nel tradurre in latino l’opera “Onomasticon” del vescovo e scrittore greco Eusebio di Cesarea.

La parola errata in questione, appartenente alla lingua ebraica, è “Miryam”  ovvero “goccia del mare” tradotta in “Stilla Maris” per poi essere riscritta da un anonimo copista come Stella Maris, diventando così di uso comune.

Nel IX secolo il monaco e abate benedettino San Pascasio Radberto ci descrive la Maria Stella Maris come una guida da seguire sulla via a Cristo “per non ribaltarsi in mezzo alle onde tempestose del mare”.

Tre secoli dopo un altro monaco e abate, San Bernardo di Chiaravalle, scrisse di come bisognava rivolgersi alle stelle, invocando Maria in situazioni di pericolo oppure quando si era assaliti da una sensazione di invidia, rivalità, rabbia o desiderio carnale.

Nella sua lettera pastorale “Doctor Mellifluus”, Papa Pio XII riprende questo concetto di San Bernardo descrivendo come la denominazione di Stella Maris si conforma perfettamente alla Vergine Maria perché come un raggio non diminuisce la luminosità della stella, così il Bimbo nato da lei non offusca la bellezza della sua verginità.    

Attualmente l’idea di Maria come stella polare per la gente di mare ha portato ad una grande devozione alla Madonna in molte comunità cattoliche costiere formate da pescatori.

Questa devozione trova la sua massima espressione nell’antico e popolare canto “Ave Maris Stella” che corrisponde ad una preghiera cattolica con la traduzione “Ti saluto, stella del mare”.