Santuario di Montovolo - Grizzana Morandi 

Storia:



Si presume che la Chiesa originaria, fosse precedentemente un tempio pagano, in quanto nei dintorni sono stati ritrovati numerosi reperti etruschi. Questa costruzione, fu distrutta da un incendio definito di natura diabolica (ab immissione Diabolica) nel 1240, si presume che l’incendio fosse doloso e causato dai ghibellini che parteggiavano per l’Imperatore Federico II di Svevia. L’allora Arcidiacono Ottaviano Ubaldini, si adoperò alla raccolta fondi per la ricostruzione.



Santuario:



La lunetta in pietra arenaria posta sul portale, reca la dicitura A.D. MCCXI  R.O.I.P. (interpretato come Anno Domini 1211 Regnante Othone Imperatore, cioè Ottone di Brunswick), fino al 19esimo secolo, la Chiesa venne dedicata a S. Maria di Montovolo, per assumere poi l’attuale nome.



L’autorità Vescovile dell’epoca, volle assicurare a Montovolo un Santuario di primaria importanza per la Bologna duecentesca. Conferma l’intenzione, il fatto della presenza di un Rettore, talvolta senza obbligo di residenza.



La costruzione del Santuario di San Luca a Bologna, ridusse ad un centro devozionale minore la Chiesa di Montovolo, nonostante non ci siano eventi di natura miracolosa ad apportare un maggior numero di fedeli.



L’unico evento di natura soprannaturale avvenuto nelle vicinanze del Santuario di Montevolo, risale al 1399, la storia racconta che un giovane durante una delle tradizionali processioni che portavano alla cima del monte, vide una croce incandescente, come fosse di fuoco e di fronte a tale inspiegabile fenomeno, il giovane svenne, una volta ripresosi disse che la Santa Vergine gli aveva chiesto di costruire in quel punto una croce. Venne allora costruita un’edicola, chiamata “Edicola della Santa Croce” che ancora oggi è possibile ammirare.



Durante i secoli, numerosi lavori di modifica e manutenzione furono effettuati, ad esempio, l’intonacatura con colori chiaro e scuri al fine di imitare le Chiese romaniche toscane. Tra i vari amministratori del Santuario è possibile ricordare il particolare edificatore della Rocchetta di Riola, il Conte Cesare Mattei. Quest’ultimo impose come obiettivo primario il ripristino della primitiva cripta, risultato ottenuto solo nel 1925. Durante lo stesso anno, l’Arcivescovo Cardinale Nasalli Rocca elevò la Chiesa a Santuario Arcivescovile.



Degno di nota è l’impegno profuso da parte di Don Annibale Sandri, che fu Rettore dal 1943 al 2001, contribuendo alla salvaguardia dalle distruzioni belliche della Statua della Vergine, alla realizzazione dell’asfalto negli anni ’50, grazie alla sua solerzia, il Santuario di Montovolo è stato preservato evitandone il completo oblio.



 



Ringraziamo per la gentile concessione delle suggestive immagini, il Rettore del Santuario Don Fabio Betti.


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