Immacolata Concezione e la Murtidda in Sicilia.

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La Chiesa festeggia ogni 8 dicembre l’Immacolata Concezione della Vergine Maria.

La festa fu inserita nel calendario della Chiesa universale da Papa Alessandro VII con la bolla Sollicitudo omnium ecclesiarum dell’8 dicembre 1661. Il Dogma cattolico fu ufficialmente proclamato da Papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.

Diverse sono le tradizioni che ruotano attorno a questa festa, anche di matrice pagana o che ruotano attorno al mondo agreste e contadino. Particolarmente sentita nel sud Italia, visto che la Santa Immacolata è la protettrice del Regno delle Due Sicilie, il regno che imperava a sud prima dell’unità d’Italia. Tutt’oggi la giornata dell’Immacolata Concezione viene fortemente sentita e festeggiata in Calabri, Campania e Sicilia. Vengono fatte soprattutto celebrazioni ecclesiastiche, durante le quali i devoti pregano i simulacri di Maria Vergine.

In molte località la statua di Maria viene collocata sopra dei supporti che vengono trasportati dagli uomini in processione per tutte le vie del paese, poi ci sono momenti di preghiera, novene e rosari recitati da tutti i fedeli devoti alla Madonna. Il giorno precedente all’8 di dicembre è conosciuto come Vigilia dell’Immacolata Concezione. E’ da tradizione che si pratichi l’astinenza dalla carne, per cui il 7 di dicembre si mangiano per lo più piatti a base di pesce, come pesce azzurro e baccalà.

Tra le molte usanze e tradizioni di questo giorno vogliamo ricordare quella che lega la Madonna alla Murtidda, cioè il mirto. Non molti lo sanno, ma si pensa che questo arbusto sia sacro alla Vergine Maria.

La Murtidda, in Sicilia, si usa per adornare gli altarini dei Santi. Da qui deriva il detto:Cci voli murtidda pr’apparari li santi!/Ogni festa havi la so murtidda.

Secondo la leggenda, un frate stava trasportando da un paese all’altro due quadri raffiguranti la Madonna. Arrivato a destinazione si rese conto che ne mancava uno. Ripercorse la strada fatta e lo trovò tra i cespugli di mirto. Una volta tornato in paese si accorse che il quadro mancava di nuovo e lo trovò per la seconda volta tra quei cespugli. I cittadini capirono che si trattava di un messaggio: quello era il luogo dove costruire una chiesa in onore alla Madonna.

Il periodo di fioritura è estivo, ma a Palermo si trovava la prima murtidda durante la festa dell’Immacolata. I venditori chiamano i clienti al grido di: “Pi divuzioni si mancia ‘a murtidda!”. Per questo motivo la pianta è diventata sacra a Maria.

Autore: Redazione