Sant’Ilario patrono di Parma

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Santo patrono della città di Parma fin dal Medioevo, Sant’Ilario di Poitiers (315 circa – 367 circa) è stato un vescovo, teologo, filosofo e scrittore, proclamato Dottore della Chiesa nel 1851 da Papa Pio IX. Pur provenendo da un’agiata famiglia pagana, Ilario decise di farsi cristiano e di mettere il suo sapere e la sua istruzione al servizio della religione cattolica, studiando a fondo la Bibbia.

Il giorno in cui si celebra Sant’Ilario è il 13 gennaio, data riconosciuta della sua morte. La festa è in genere legata anche al miracolo legato alle sue scarpe. Si narra che, in una giornata di neve, mentre Sant’Ilario attraversava praticamente scalzo (tanto le sue scarpe erano malridotte) la città di Parma, un ciabattino lo riconobbe ed ebbe compassione di lui, arrivando a regalargli un paio di scarpe. La mattina seguente, il ciabattino rimase felicemente sorpreso di trovare un paio di scarpe d’oro, proprio nel punto in cui si trovavano il giorno precedente le scarpe di Sant’Ilario. Ancora oggi, per ricordare il miracolo, vengono sfornate le “scarpette di Sant’Ilario”, biscotti di pasta frolla appositamente preparati per la festa del santo e fatti a forma di calzatura.

Il 13 gennaio è quindi un giorno di festa a Parma, in cui la città celebra il proprio patrono. Dal 1987, è stato anche istituito il premio intitolato proprio di Sant’Ilario, che l’amministrazione comunale a chi si è distinto (tra la cittadinanza) nell’impegno civile e sociale o nel lavoro, per migliorare la vita dell’intera comunità. Un piccolo specchio che riflette la cordialità dei parmigiani (come già per il “leggendario” ciabattino), sempre viva anche nei nostri tempi.

Il patrono di Parma gode di numerose rappresentazioni sparse per la città, in cui è raffigurato in genere con l’abbigliamento vescovile, mentre il santo stesso viene riprodotto in atteggiamenti ed età diversi. Ad esempio nella Cattedrale di Parma, il Correggio lo ritrae in gioventù, sorridente e a volto scoperto, collocandone l’immagine tra gli angeli a cui affida i suoi scritti, nell’affresco della cupola. All’Oratorio di Sant’Ilario, nel quartiere di Oltretorrente, si trova una statua del Quattrocento che raffigura il santo in età avanzata, intento a impartire la benedizione a un devoto inginocchiato davanti a lui. Lo troviamo anziano, scalzo e dallo sguardo benevolo, nella chiesa del monastero benedettino di S. Giovanni Evangelista, per opera del Parmigianino. La Galleria Nazionale ospita invece degli stalli intarsiati del cinquecento, dove Sant’Ilario è un uomo giovane dall’espressione assorta, con i dettagli della figura esaltati dalle sfumature del legno.

Per il 13 gennaio 2018, la festa di Sant’Ilario prevede:
– alle 11:00, cerimonia di premiazione del Sant’Ilario all’Auditorium Paganini al Parco ex Eridania;
– alle 9.15, in via Massimo D’Azeglio, la Santa Messa nell’Oratorio Sant’Ilario;
– alle 17:00, in Cattedrale con la Santa Messa, solenne celebrazione del Santo Patrono officiata dal vescovo monsignor Enrico Solmi.

Autore: Redazione