Palermo in festa: il cuore della città batte per Santa Rosalia
Ogni anno, a luglio, Palermo si trasforma. Le strade si vestono di luci, l’aria profuma di fiori e cibo di strada, e la città si raccoglie attorno alla figura più amata e simbolica della sua storia: Santa Rosalia, la “Santuzza”. Nel 2025, il Festino di Santa Rosalia raggiunge la sua 401ª edizione, confermandosi come una delle celebrazioni religiose e popolari più intense e spettacolari d’Italia.
Il Festino non è solo un evento: è un sentimento che attraversa generazioni. La storia risale al 1624, quando Palermo fu colpita da una terribile peste. Fu proprio in quell’anno che, secondo la tradizione, apparve in sogno a un uomo la giovane Rosalia, che indicò il luogo dove si trovavano le sue reliquie. Una volta ritrovate e portate in processione per la città, l’epidemia cessò. Da allora, la città ha scelto Rosalia come sua patrona e salvatrice, e ogni anno la celebra con un amore che non conosce tempo.
Un programma ricco di emozione
Il clou dei festeggiamenti si svolge nella notte del 14 luglio, quando il maestoso Carro Trionfale attraversa il cuore del centro storico, da Palazzo dei Normanni fino al mare, passando per luoghi iconici come la Cattedrale, i Quattro Canti e Porta Felice. Quest’anno, accanto al carro tradizionale, ci sarà anche un secondo carro in forma di teatro mobile, che porterà in scena spettacoli dal vivo lungo il percorso. Il tema di questa edizione è “La Morte e la Vita”, un viaggio simbolico che rievoca la peste, la fede, la rinascita.
Sul carro e lungo le strade si alterneranno performance teatrali, danze e recitazioni con attori e artisti di spicco come Isabella Ragonese, Simona Malato e Vincenzo Pirrotta. Il corteo si concluderà come da tradizione sul lungomare, con un grande spettacolo pirotecnico che illuminerà il cielo sopra Palermo, tra musica, applausi e commozione.
Il momento sacro
Il giorno successivo, 15 luglio, è dedicato alla solennità religiosa. Nella Cattedrale di Palermo si celebrano messe e vespri, mentre nel pomeriggio prende il via la Processione dell’Urna, che contiene le reliquie della Santa. Le strade si riempiono di fedeli, molti a piedi scalzi, altri con ceri accesi, tutti uniti dalla stessa invocazione: “Viva Palermo e Santa Rosalia!”
Ma la festa non si esaurisce in due giorni. In realtà, già da giugno la città si prepara con una lunga serie di eventi: concerti, mostre, spettacoli teatrali, laboratori per bambini e visite guidate. Tra le rassegne di quest’anno spiccano le produzioni del Teatro Massimo, e le iniziative nei quartieri storici, come il suggestivo “Festinello” al Capo, che rende omaggio alla devozione popolare più intima e autentica.
Una festa per tutti i sensi
Partecipare al Festino è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. I colori dei fiori e dei costumi, i canti che si elevano tra i palazzi barocchi, le lacrime dei devoti, i sorrisi dei bambini, il profumo di cibo tradizionale che si sprigiona dalle bancarelle: panelle, sfincione, pasta con le sarde, grattatella, scaccio… tutto racconta l’anima di Palermo.
E poi c’è la “acchianata” a Monte Pellegrino, che nei giorni successivi al Festino richiama centinaia di pellegrini che, spesso a piedi nudi e in silenzio, salgono fino al Santuario di Santa Rosalia, nella grotta dove visse in eremitaggio. È lì che la devozione diventa intimità, lì dove Palermo sussurra le sue speranze e i suoi dolori alla sua Santa.
Un’identità che resiste
Il Festino di Santa Rosalia non è solo un evento spettacolare, ma un momento di identità collettiva. In un mondo che cambia rapidamente, questa festa riesce ancora a unire sacro e profano, storia e contemporaneità, tradizione e creatività. Palermo si specchia in questa celebrazione: è fragile e forte, caotica e poetica, terrena e spirituale.
Nel 2025, il Festino sarà ancora una volta un invito: a credere nella rinascita, a celebrare la vita, e a non dimenticare mai che una città può salvarsi con la fede, con l’arte, con la bellezza condivisa.
E allora, tutti insieme: Viva Palermo e Santa Rosalia!