Il Dogma dell’Immacolata Concezione si deve a Pio IX, celebrato per la prima volta l ‘8 dicembre 1854 come verità rivelata da Dio. In realtà la festa della Immacolata Concezione era già patrimonio della fede orientale sin dal secolo VI e VII e nella Chiesa latina sin dall’anno mille.
Questa solennità si inserisce nel contesto dell’Avvento-Natale, congiunge l’attesa messianica con il ritorno di Cristo e la memoria della Madre. Questo periodo liturgico è considerato un tempo particolarmente indicato per il culto della Madre del Signore. Maria è Santa per eccellenza, immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito Santo quasi plasmata e resa nuova creatura, profeticamente adombrata nella promessa fatta ai progenitori della vittoria sul serpente. Maria è la Vergine che concepirà e partorirà un figlio il cui nome sarà Emmanuele, “Dio con noi”.
Lo studio sull’Immacolata divenne scrupolosa materia nel periodo della filosofia Scolastica del basso medioevo. Numerosi Santi, Dottori della Chiesa ed Università Teologiche si schierarono pro e contro questa verità; il primo grande difensore dell’Immacolato concepimento di Maria, fu il francescano Beato Giovanni Duns Scoto.
Su questa radice magisteriale del dogma la consultazione della Chiesa per mezzo dell’Episcopato si sovrappone alla radice devozionale privata. Su questa sussunzione di indole e virtù personali nelle esigenze e responsabilità pontificie s’intende la “tipica forma mentis” di Pio IX, esprimendo la forma di come giunse al dogma. Si può ravvisare che, più tardi, nel 1870, richiederà nella formula definitoria dell’Infallibilità l’adiectum “non autem ex consensu ecclesiae“, l’esercizio dell’infallibilità, una concezione che più tardi, al Concilio Vaticano II, si chiamerà “collegiale“.
Il giorno 8 dicembre la Chiesa cattolica celebra la solennità dell’Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria con la Messa Gaudens gaudebo. Questa festività era già celebrata in Oriente nel secolo VIII, venne importata nell’Italia meridionale da monaci bizantini. Il dogma cattolico sarà proclamato “ufficialmente” l’ 8 dicembre 1854 da papa Pio IX, ovvero Giovanni Maria Mastai Ferretti, devotissimo dell’Immacolata Concezione, lui stesso spesso si definiva “il peccatore dell’Immacolata“.
L’8 dicembre del 1857, papa Pio IX, inaugurò e benedisse a Roma, il monumento dell’Immacolata, detto di Piazza di Spagna, che si trova in realtà nell’adiacente Piazza Mignanelli.
Papa Pio XII, nel giorno dell’Immacolata Concezione, inviò per primo dei fiori come omaggio alla Vergine; il suo successore, papa Giovanni XXIII continuò questa usanza e nel 1958, uscì dal Vaticano e si recò personalmente in Piazza di Spagna, per deporre ai piedi della Vergine Maria un cesto di rose bianche, facendo visita successivamente alla basilica di Santa Maria Maggiore. Tale consuetudine continuata anche dai papi successivi si rinnova anche oggi.
Quest’anno il giorno dell’Immacolata Concezione corrisponde con l’inizio del Giubileo, l’anno della remissione dei peccati, attraverso l’indulgenza. Papa Francesco nella Bolla pontificia Misericordiae Vultus ne caratterizza la sua specificità.
«La misericordia possiede una valenza che va oltre i confini della Chiesa. Essa ci relaziona all’Ebraismo e all’Islam, che la considerano uno degli attributi più qualificanti di Dio».
Questa data di inizio è stata scelta perché l’8 dicembre 2015 ricorre il cinquantesimo anniversario della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II. Si tratta, dunque, di un anniversario storico per la Chiesa.