Nestore è uno dei santi più antichi della letteratura antica e della storia. Il suo nome antico richiama la letteratura antica di Omero. Era il più anziano dei capi greci. Nei pressi della città fortezza di Troia parlando ai soldati che andavano in battaglia sapeva incoraggiarli raccontando memorie personali.
San Nestore era un Vescovo della comunità cristiana di Magydos nella regione della Panfilia. Durante la persecuzione l’Imperatore Decio (249-250) mandò i soldati in tutta la provincia per cercare i cristiani e costringerli di sacrificarsi agli dei. Nestore fece fuggire la comunità cristiana invitandoli a mettersi in salvo, senza cercare per se stesso di sfuggire alla persecuzione.
La chiesa di Magydos comprendeva anche membri pagani, difatti la comunità cristiana si stava ingrandendo ma, il Vescovo Nestore rimase saldo nella sua fede fino al martirio.
Visse nella giustizia e nella saggezza, Nestore era conosciuto per la sua generosità, onorato dai cristiani e dai pagani che ne riconoscevano la sua levatura morale.
Quando lo trovarono era in preghiera nella sua casa, di fronte al giudice irenarca Nestore non oppose resistenza neppure al duro interrogatorio, senza però aderire alle richiesta dell’imperatore.
Persino i suoi persecutori usavano una certa cautela nei suoi confronti, manifestazione che non accadeva spesso nei confronti dei cristiani. Il rispetto nei suoi confronti era dovuto, tuttavia i soldati di Decio gli chiedevano di ubbidire alla divinità dell’Imperatore, anche se per il Vescovo cristiano tale comportamento avrebbe rappresentato il tradimento verso il cristianesimo, spingendolo verso l’abiura.
Per questo motivo San Nestore, Vescovo di Magydos subì la tortura e la morte sulla croce.
Il suo martirio, sulla croce è raffigurata in una miniatura del ‘Menologio di Basilio II’ custodito nella Biblioteca della Città del Vaticano.
Il nome Nestore è di origine greca e significa: Ritorno Felice.