Corpus Domini 2020, riflessione del Papa

di Pubblicato in Dal Vaticano, News, Ricorrenze Religiose


Come messaggio in occasione del Corpus Domini 2020, Papa Francesco ha rivolto un pensiero d’amore e speranza a tutte le genti, invitando (durante i saluti in diverse lingue) a “scorgere il Cristo nei poveri e negli ultimi”. Proprio nel Cuore di Gesù si può trovare infatti la “fonte di ogni consolazione”.

Durante la Solennità del Corpus Domini, si ricorda il mistero dell’Eucaristia, del Corpo e Sangue di Cristo, avvenuto durante l’Ultima Cena, quando “Gesù accoglie i peccatori e mangia con loro”. Con queste parole, Papa Francesco ha rivolto un messaggio ai fedeli, per ricordare che questa condivisione e perdono dei peccati avviene ancora oggi proprio “a noi, in ogni Messa, in ogni chiesa”; Gesù offre sé stesso per noi e per “accoglierci nella sua mensa”. Per il papa, questo è un fondamentale aspetto della vita eucaristica, il desiderio e la volontà di “infiammare il mondo con il fuoco dell’amore di Dio”.

Il Pontefice ha voluto ricordare come l’emergenza sanitaria causata dall’epidemia di coronavirus, impedisca ancora molti tipi di celebrazioni, come la processione del Corpus Domini, che era solito presiedere dalla Basilica di San Giovanni in Laterano a quella di Santa Maria Maggiore. Ma quella che è all’apparenza una limitazione e una difficoltà, ci può far capire come non esista solo il tabernacolo in chiesa, davanti a cui l’ostia consacrata viene somministrata ai fedeli, ma anche il “tabernacolo vivente” costituito dai poveri, gli ultimi, i sofferenti. Ogni gesto di carità e di aiuto verso queste persone bisognose dovrebbe essere aspirazione del cuore di ogni buon cristiano. Ma l’adorazione e la comunione con il Corpo del Signore nella Messa di precetto, rimangono ancora punti fermi nella vita eucaristica del fedele, e non devono essere abbandonati. Fiducia nel futuro, quindi, e un cuore buono aperto alla generosità verso chi ne ha più bisogno.

Un altro pensiero è stato rivolto al Sacratissimo Cuore di Gesù, una devozione a cui è dedicato il mese di giugno. Le nostre paure e inquietudini possono essere affidate al Divino Cuore, che trafitto per la salvezza dell’Umanità intera, continua a traboccare ed essere fonte della Misericordia Divina, madre di ogni consolazione. Il Cuore Divino ci riempie quindi di pace ed amore, alleviando i nostri timori, grazie all’abbraccio confortante dell’amore sacro di Gesù per tutti gli uomini.

Autore: Redazione