Il Cammino del Salento

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Il Cammino del Salento è un percorso che si allunga da Lecce a Santa Maria di Leuca per un tracciato di 138 km. Il Cammino del Salento è suddiviso in modo standard in sei tappe, ma può essere diviso anche in più tappe. Il Cammino parte da Lecce fino al Santuario de Finibus Terrae, situato a Santa Maria di Leuca. La fine della terra, l’estremità più a sud del tacco dello stivale della penisola.

Il Cammino è percorribile tutti i mesi dell’anno. Il tracciato a differenza di altri cammini è segnalato continuamente molto bene offrendo al pellegrino affidabilità e sicurezza.  

Per questo Cammino è previsto il Passaporto del Pellegrino personalizzato per questo percorso che dà diritto ad alcune promozioni dedicate a chi si mette in marcia.

Vi riportiamo le tappe del Cammino del Salento che vi saranno utili per orientarvi con più facilità.

Prima tappa: Lecce – Sternatia

L’inizio del percorso, di circa 22 km, percorribile in circa 5 ore, si trova a Porta Napoli a Lecce. Qui si può mettere il primo timbro sulla Carta del Pellegrino. Porta Napoli è un’antica porta della città che  anticamente segnava l’entrata del centro storico. Nel centro storico è possibile ammirare il Palazzo dei Celestini e la Basilica di Santa Croce, oltre che a importanti piazze come Piazza Sant’Oronzo e la chiesa di santa Chiara.

Uscendo dalla città si arriva a san Cesario con il Palazzo Ducale ed il ricco frontale con statue mitologiche. Proseguendo le frecce vi portano alla Cappella della madonna della Gigliola poi a san Donato dei Lecce. Sorpassato san Donato si giunge alla porta di Galugnano ed alla chiesa della Madonna della Neve.

Seguendo sempre la segnalazione arriverete Sternatia, il termine della prima tappa. Il paese di origine greca ha il primato per essere il luogo dove maggiormente si parla il griko, l’antico idioma ellenico.

Non perdetevi il frantoio ipogeo, la Porta Filia ed il palazzo baronale Granafi. In questo paese sono soliti svolgersi riti suggestivi legati al giorno del matrimonio. In quel giorno le spose del paese entrano da questa porta e sempre da essa durante i funerali escono i morti, ricordando il ciclo della vita e la sua caducità.  

Seconda tappa: Sternatia – Corigliano D’Otranto

Il cammino nella seconda tappa di 20 km, con un tempo di percorrenza di circa 4 ore, parte da Sternatia econtinua verso Soleto che custodisce la sua Chiesa di Santo Stefano e la guglia di Raimondello Orsini. A fine tappa si giunge a Galatina, non mancate di visitare la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria. Proseguendo il percorso segnalato da frecce a terra, giungiamo a Corigliano d’Otranto, con il suo bellissimo castello, l’Arco Lucchetti e la Chiesa Matrice con il magnifico mosaico pavimentale e la cappella di San Leonardo.

Terza tappa: Corigliano – Otranto

Riprendendo il cammino per la terza tappa di 27 km ed un tempo di percorrenza di circa 7 ore si raggiunge la prima tappa: Melpignano, dove potete soffermatevi a visitare la Chiesa e Convento degli Agostiniani ed i Portici di Piazza San Giorgio. Attraversando alcune stradine bianche di campagna si giunge Cursi. Potrete contemplare il Palazzo Maramonte e visitare un frantoio ipogeo. A poco più di 6 Km sulla collina si trova il Santuario di Montevergine, luogo di culto della Beata Maria di Montevergine. Qui si deve l’apparizione della Madonna ad un giovane pastore. Seguendo le frecce giungiamo a Giurdignano, il famoso giardino megalitico d’Italia. A questo punto si deve attraversare la Selva del Turchese e la Valle dell’Idro, lungo il Sentiero delle Memorie. Oltrepassata la chiesa rupestre di Sant’Angelo si arriva a Otranto, quindi al mare. Qui potrete ammirare il suo centro storico, con la Cattedrale, la Chiesa di San Pietro, il Castello Aragonese.

Quarta tappa: Otranto – Santa Cesarea terme

A partire da questa tappa di 23 km, ed un tempo di percorrenza di quasi 6 ore, la natura prende il sopravvento. Seguite sempre le indicazioni seguendo la costa, presto arriverete alla torre del serpe, ed alla vecchia cava di bauxite. Di fronte a voi vedrete il faro palascìa più ad est d’Italia. Poco distante troverete anche la torre Sant’Emiliano ed il porto Badisco, famoso per essere stato il primo approdo di Enea, citato da Virgilio nell’Eneide.

Seguendo la strada del cammino arriverete dopo qualche km a Santa Cesarea Terme:  visitate la Chiesa Madre del Sacro Cuore e ammirate la facciata con le scritte in ebraico sulla Porta d’Oriente. Fermatevi anche a guardare la favolosa baia di Porto Miggiano.

Quinta tappa: Santa Cesarea terme – Marina Serra

Procedendo oltre, il tratto è di 26 km ed il tempo di percorrenza di 7 ore, lungo i sentieri e i caratteristici tratturi, ad esempio il tratturo Zubibo, attraversando un bosco si giunge alla cala dell’Acquaviva, una baia caratteristica per la presenza di sorgenti di acqua fredda. Bisogna quindi proseguire lungo i sentieri natura belvedere e serra del mito, passare oltre la torre del sasso e le sette pajare per arrivare a Tricase porto, che si è meritata le tre vele di Legambiente. Infine seguendo la strada costiera si giunge a Marina Serra, conosciuta per la sua splendida piscina naturale.

Sesta tappa: Marina Serra- Santa Maria di Leuca

La sesta tappa, di 22km ed un tempo di percorrenza di 6 ore, si comincia da Marina Serra con il Sentiero del Nemico, percorrendo strade vicinali si arriva a Tiggiano, accedendo a uno splendido giardino mediante un ingresso a tre arcate. Proseguendo ancora a Corsano troverete il suo Palazzo Feudale Capece. Avvicinandosi verso Marina di Novaglie, vi troverete davanti alle sue torri costiere.  Prendete il Sentiero delle Cipolliane e ammirerete un paesaggio incantevole a picco sul mare. Le due sponde più alte delle rocce sono unite dal Ponte Ciolo, a 40 metri sul livello del mare. Se volete raggiungere la spiaggiola ci sono delle scalinate che conducono al mare.

Dal ponte Ciolo si raggiunge Gagliano del capo lungo un percorso alternato con grotte e falesie. Proseguendo con un ultimo sforzo si raggiunge l’Erma Antica. Camminando per qualche altro km si raggiunge la cascata monumentale di Santa Maria di Leuca. Siete quasi alla fine del vostro Cammino mancano solo 284 gradini per arrivare al Santuario de Finibus Terrae. Siete al km 0 del Cammino del Salento.

Siete arrivati alla fine. Complimenti!

Autore: Franco Collodet

Sociologo e scrittore. Studi specialistici in Scienze Storico-Antropologiche delle Religioni. Master presso la Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa di Rimini. Esperto dei cammini religiosi in Europa e in Medio Oriente.