La Madonna di Maralunga a Lerici, un culto della tradizione marinara

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Era un mattino di primavera nel lontano 1480 quando tre pescatori fecero una scoperta miracolosa nei pressi di uno scoglio vicino a Lerici: un quadro composto da tre tavole dipinte, raffigurante due immagini della Madonna col Bambino. Questo straordinario ritrovamento non solo ha segnato un momento significativo nella storia di Lerici, ma ha anche dato vita a una delle più radicate tradizioni religiose della zona.

Il quadro, formato da tre tavole dipinte, mostrava due immagini della Madonna col Bambino. Al centro, in alto, una colomba simboleggiava la presenza dello Spirito Santo; a destra la Vergine era circondata da angeli, richiamando l’invocazione delle Litanie Regina degli Angeli; mentre a sinistra teneva in mano una rosa, ricordando l’invocazione Rosa Mistica. La scritta sul Bambino diceva: “Madre mia, io son contento, purchè lo peccator si penta”.

Il ritrovamento del quadro fu accolto dalla popolazione come un segno divino, un segno della provvidenza che sceglieva Lerici come custode di un oggetto così prezioso. Questo sentimento di devozione portò alla costruzione della chiesa dedicata alla Madonna di Maralunga, che divenne il centro della devozione mariana dei lericini.

La Madonna venuta dal mare conquistò immediatamente il cuore della cittadinanza, in particolare dei marinai, pescatori e naviganti. La chiesa di Maralunga divenne luogo di pellegrinaggio quotidiano per coloro che volevano pregare e ringraziare la Vergine. Nel 1629, fu costituita la Confraternita di Sant’Erasmo, Opera, Padroni e Marinai, e fu firmata una convenzione con il Priore del Monastero della SS. Annunziata di Maralunga per seppellire i marinai defunti nella chiesa e celebrare le Sante Messe di Suffragio periodicamente durante l’anno.

Tuttavia, nel tardo 1700, la chiesa di Maralunga fu abbandonata e il quadro fu trasferito nella chiesa parrocchiale di Lerici. Solo nel 1810, la Madonna di Maralunga tornò definitivamente alla chiesa di Lerici, dove fu allestita un’apposita cappella-santuario.

Nel 1939, per volontà del Comm. Gervasio Pellegrino Carpanini, fu edificata una nuova chiesetta dedicata alla Madonna di Maralunga, poco lontano dal sito originale. Questo luogo di culto continua a essere un punto focale di devozione e tradizione per la comunità di Lerici.

Ogni anno, il 25 marzo, la cittadinanza di Lerici si riunisce per celebrare la Madonna di Maralunga, insieme a Sant’Erasmo, Patrono del Paese. Questo giorno è caratterizzato da preghiere, canti, poesie e festeggiamenti, che testimoniano la continua devozione e affetto della comunità nei confronti della loro Madonna.

Così, la storia della Madonna di Maralunga continua a essere tramandata di generazione in generazione, sia per tradizione che per fede, come una testimonianza tangibile della profonda connessione tra la comunità di Lerici e la loro amata Madonna.

Autore: Redazione