La Storia del Giubileo

di Pubblicato in Approfondimenti, Giubileo della Misericordia

Apertura Porta Santa

Giubileo

Che cos’è il Giubileo?
Per i Cattolici il Giubileo rappresenta un “tempo straordinario di grazia” dedicato alla riconciliazione e alla remissione di peccati.

Quali sono le origini del Giubileo?
Il Giubileo nasce però molto prima del Cristianesimo, possiamo trovare la sua origine nell’Antico Testamento: la legge di Mosè prevedeva infatti che ogni cinquant’anni fosse dichiarato un Anno Santo per restituire l’uguaglianza a tutti i figli di Israele.
L’etimologia del termine “Giubileo” deriva da yobel, termine ebraico con cui veniva indicato il corno di capro il cui suono dichiarava l’inizio dell’Anno Santo. Durante questo anno veniva lasciata riposare la terra, gli schiavi erano liberati e i debiti venivano rimessi in quanto i creditori rinunciavano a riscuotere.

Qual è stato il primo Giubileo Cattolico?
Il Giubileo entrò nella tradizione Cristiana nel 1300 grazie a papa Bonifacio VIII che indisse il primo Anno Santo del mondo cattolico. Dal XV secolo la Chiesa stabilì che il Giubileo fosse indetto ogni venticinque anni, periodo di tempo che definisce il Giubileo ordinario.

Cronologia dei giubilei.
Fino ad oggi sono stati indetti 29 anni giubilari, 25 ordinari e 4 straordinari. L’ultimo fu quello del 2000, indetto da papa Giovanni Paolo II.

Il Giubileo 2015-2016 sarà il trentesimo ed è un Giubileo Straordinario. E’ stato indetto da Papa Francesco ed è dedicato alla Misericordia.
L’Anno Santo straordinario inizierà l’ 8 dicembre 2015, con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, e si concluderà il 20 novembre 2016 con la chiusura della stessa.

Se non ci saranno altri Giubilei straordinari, il prossimo Anno Santo sarà nel 2025.

Porta Santa

La Porta Santa è una porta murata e viene aperta solamente in occasione del Giubileo.

La Porta Santa è uno dei simboli più forti del periodo giubilare ed ha un significato ben preciso: rappresenta infatti il passaggio che ogni cristiano deve fare dal peccato alla grazia, pensando a Gesù che dice «Io sono la porta» (Giovanni 10, 7).

L’8 dicembre 2015 l’apertura della porta Santa della Basilica di San Pietro sancirà l’inizio del Giubileo Straordinario della Misericordia.
Oltre a San Pietro hanno una Porta Santa le 3 basiliche maggiori di Roma: San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore.

La prima Porta Santa della storia, però, è antecedente al primo Giubileo e risale al 1294; essa si trova nella Basilica di Collemaggio a L’Aquila, ed è stata fortemente voluta da Celestino V che proprio qui venne incoronato al soglio pontificio e da qui emanò la Bolla Pontificia del perdono.
L’apertura della Porta Santa di Collemaggio si ripete con cadenza annuale.

Per il Giubileo Straordinario della Misericordia papa Francesco ha stabilito che ogni diocesi scelga una chiesa significativa in cui aprire una “Porta della Misericordia” che rimarrà aperta fino alla conclusione dell’anno giubilare, 20 novembre 2016.

La Bolla

E’ la lettera del Papa che indice il Giubileo, la sua consegna e lettura ne sono il primo atto.
Nella Bolla del prossimo Giubileo Straordinario della Misericordia, Misericordiae Vultus, papa Francesco spiega: “Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato“. La Bolla annuncia che l’Anno Santo si apre l’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, a cinquant’anni esatti e in ideale continuità con il Concilio Ecumenico Vaticano II, che si concluse l’8 dicembre del 1965. “La Chiesa – scrive il Pontefice – sente il bisogno di mantenere vivo quell’evento“.

Pellegrinaggio

Il pellegrinaggio è quel mettersi in cammino individualmente o in gruppo, per raggiungere i luoghi sacri.
E’ un percorso personale sulle orme del Redentore: un itinerario di ascesi, di pentimento per le proprie fragilità, di preparazione interiore a un rinnovamento del cuore.

Nel mondo cattolico i pellegrinaggi per antonomasia sono quelli a Gerusalemme, in Terra Santa, a Roma e a Santiago di Compostela. Si aggiungono pellegrinaggi verso i luoghi d’apparizione mariani come Lourdes, Fatima, Medjugorie.
In Italia sono mete di pellegrinaggio Assisi, Loreto, Padova, San Giovanni Rotondo, San Gabriele dell’Addolorata nel comune di Isola del Gran Sasso d’Italia.

Nell’Anno Santo le mete principali sono le quattro basiliche patriarcali di Roma (San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura) dove è possibile ottenere l’indulgenza. Ma in ogni diocesi possono essere indicati luoghi di pellegrinaggio legati al Giubileo.

Indulgenza

L’indulgenza richiama l’amore misericordioso di Dio nei confronti dell’uomo peccatore.
Papa Francesco, come scritto nella lettera del 1 settembre 2015, desidera “che l’indulgenza giubilare giunga per ognuno come genuina esperienza della misericordia di Dio, la quale a tutti va incontro con il volto del Padre che accoglie e perdona, dimenticando completamente il peccato commesso. Per vivere e ottenere l’indulgenza i fedeli sono chiamati a compiere un breve pellegrinaggio verso la Porta Santa, aperta in ogni Cattedrale o nelle chiese stabilite dal Vescovo diocesano, e nelle quattro Basiliche Papali a Roma, come segno del desiderio profondo di vera conversione. Ugualmente dispongo che nei Santuari dove si è aperta la Porta della Misericordia e nelle chiese che tradizionalmente sono identificate come Giubilari si possa ottenere l’indulgenza. È importante che questo momento sia unito, anzitutto, al Sacramento della Riconciliazione e alla celebrazione della santa Eucaristia con una riflessione sulla misericordia. Sarà necessario accompagnare queste celebrazioni con la professione di fede e con la preghiera per me e per le intenzioni che porto nel cuore per il bene della Chiesa e del mondo intero.
L’indulgenza plenaria, in occasione del Giubileo, è una grazia straordinaria che guarisce completamente l’uomo, facendone una nuova creatura. Si ottiene con un atteggiamento di distacco da ogni peccato, confessandosi, ricevendo l’Eucarestia, pregando secondo le intenzioni del Papa, recandosi in pellegrinaggio in una delle chiese giubilari e attraverso atti di carità.

Autore: Redazione