L’Arcangelo Michele: Guardiano e Custode della Chiesa

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Il nome Michele deriva dall’espressione “Mi-Ka-El” che significa “Chi è come Dio?” , rappresentato nel Cristianesimo come un tipo di angelo, in particolare un Arcangelo.

L’etimologia della parola “Arcangelo” deriva dalla composizione di due parole del greco antico: “archein” comandare e “angelos” angelo: la traduzione letteraria sarebbe angelo capo o capo degli angeli.

Nell’iconografia cristiana viene ricordato come comandante delle milizie celesti nel difendere la fede di Dio contro le orde di Satana.

Essendo un guerriero quindi è rappresentato alato in armatura con una spada o lancia, spesso con sembianze di drago.

Secondo alcuni passi del libro dell’Apocalisse, Michele ha il potere di esaminare le anime prima del Giudizio.

San Michele è molto citato nelle liturgie cattoliche a partire dalla preghiera penitenziale del “confiteor” come primo fra i santi dopo la Vergine Maria.

Presente anche nella preghiera della benedizione dell’incenso quando viene invocato come “colui che sta alla destra dell’altare dell’incenso”.

Complessivamente tutte le preghiere a San Michele sono valide in quanto il suo culto è di grande importanza per la Chiesa cattolica.

Tra le preghiere più conosciute a lui dedicate ci sono quelle composte da Papa Leone XIII nel 1884 chiamate le Preci Leonine.

Fino alla riforma del Concilio Vaticano II, esse venivano recitate obbligatoriamente alla fine di ogni messa non cantata.

Questo rito prevedeva che sia il sacerdote che i fedeli si mettessero in ginocchio davanti all’altare.

Successivamente furono abolite nella Forma Ordinaria della Messa, rimanendo obbligatorie per la Forma Straordinaria e facoltative come pratica devozionale alla termine della Messa Ordinaria.

Lo Stesso Papa Leone dichiarò ai fedeli che le sue preghiere gli furono dettate parola per parola “dal Principe delle milizie celesti” durante una visione diurna e consapevole.

Oltre a queste Preci, il Santo Padre introdusse un rito esorcistico “l’Exorcismus in Satanam et Angelos  Apostaticos” nella quale viene citato Michele come principe gloriosissimo delle milizie celesti e custode e patrono della Santa Chiesa in difesa dei cristiani contro il demonio.

Grazie a queste preghiere, la devozione a San Michele aumentò di gran misura a tal punto da far nascere diversi luoghi di culto in tutto il mondo, soprattutto in Europa dove è apparso in alcune visioni.

Tra questi ricordiamo le principali: Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo in Puglia (luogo della sua prima apparizione), Sacra di San Michele nella Val di Susa in Piemonte e Mont Saint Michel in Normandia.

Nel calendario liturgico cattolico si festeggia il 29 Settembre insieme agli altri due Arcangeli San Gabriele e San Raffaele.