Ognissanti: la festa di tutti i Santi nella luce della comunione cristiana

di Pubblicato in Approfondimenti, Eventi, News, Ricorrenze Religiose


La solennità di Tutti i Santi — detta anche Ognissanti — si celebra ogni anno il 1º novembre ed è una delle feste più alte del calendario cristiano. La Chiesa in questo giorno non ricorda un singolo martire, ma l’intera moltitudine dei santi, noti e ignoti: quelli canonizzati e celebrati nei calendari, ma anche quei credenti umili e nascosti che hanno vissuto il Vangelo con fedeltà senza comparire nella storia ufficiale. Ognissanti è dunque la festa della Chiesa gloriosa, di coloro che hanno già raggiunto la pienezza della comunione con Dio.

Il senso della festa nasce da una convinzione di fede: la santità non è un privilegio di pochi, ma una vocazione universale. Celebrando i santi, la Chiesa non solo li onora, ma ricorda ai viventi la loro stessa chiamata: la santità non come eccezione, ma come destino possibile per ogni battezzato. La memoria dei santi non è nostalgia, ma profezia per il presente: i santi sono uomini e donne fatti della stessa carne degli altri, che hanno attraversato il mondo con la forza della grazia; la loro esistenza testimonia che il Vangelo non è un ideale astratto, ma una forma di vita percorribile.

La festa di Ognissanti precede la Commemorazione dei defunti del 2 novembre: le due ricorrenze formano un dittico teologico. Il 1° novembre la Chiesa contempla la meta — i santi nella gloria; il 2 novembre accompagna i defunti nel cammino verso quella stessa luce. È un’unica logica di comunione che attraversa cielo e terra: nessuno si salva da solo, la santità e la salvezza hanno sempre un volto comunitario.

Nell’attualità cristiana Ognissanti continua a dire una parola controcorrente rispetto a una cultura che misura la vita su successo, prestazione, immagine: la santità non è idolatria dell’eroe, ma fedeltà al bene; non è fama ma radicamento in Cristo; non è fuga dal mondo ma trasfigurazione del mondo dall’interno, nelle scelte quotidiane, nella carità operosa, nella giustizia custodita nel nascondimento. Per questo Ognissanti non appartiene al passato: è una vera festa del presente, perché ribadisce che la santità non è memoria di altri, ma compito nostro. Celebrarla significa guardare ai santi non come monumenti ma come maestri, non come reliquie ma come compagni di strada, e riconoscere — con speranza cristiana — che ciò che Dio ha compiuto in loro, può compierlo anche in noi.

Autore: Redazione

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