San Giuseppe da Leonessa

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San Giuseppe da Leonessa, conosciuto anche come Eufranio Desideri nacque l’8 gennaio 1556 , era un religioso italiano entrato nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Nel 1746 venne proclamato santo da papa Benedetto XIV.

La biografia

Da giovane Eufranio entrò nell’ordine dei francescani cappuccini ad Assisi ed il 24 settembre del 1580 venne ordinato sacerdote nella città di Amelia. Nel 1587 ricevette il consenso da papa Sisto V il di andare a Costantinopoli per soccorrere i cristiani fatti prigionieri. A Costantinopoli fra Giuseppe venne fatto prigioniero dai Turchi. Era rimasto per tre giorni agganciato a una croce per un piede e per una mano senza morire. Dio solo sa come riuscisse a sopravvivere a quel supplizio e come si rimarginassero le sue terribili ferite. Nessuno può sapere come avesse fatto a sopravvivere. Qualcuno disse per l’intercessione miracolosa di un Angelo che lo avrebbe sorretto e lenito le sue ferite.

Il cappuccino Fra Giuseppe aveva compiuto un’azione realmente folle. Difatti aveva tentato di entrare nel palazzo reale e di predicare davanti al Sultano in persona, con la speranza di convertirlo. Fatto prigioniero dalle guardie, era stato punito con la pena capitale per aver tentato alla vita di sua maestà il Sultano.

Dopo questo evento, che sfidava qualsiasi legge naturale, il Sultano meravigliato per quelle orribili torture decise di commutare la pena di morte con l’esilio a vita.

Ritornato in Italia il frate svolse un energico apostolato in mezzo al popolo nell’entroterra dell’Abruzzo e dell’Umbria, operando alcuni miracoli e promuovendo anche diverse opere di assistenza.

La morte colse fra Giuseppe ad Amatrice. All’inizio fu seppellito ma dopo il terremoto del 1639, gli abitanti di Leonessa trafugarono il corpo e lo riportarono nella città natia, dove tutt’oggi sono custodite le spoglie all’interno del santuario a lui dedicato.

Papa Clemente XII beatificò fra Giuseppe il 22 giugno 1737. Papa Benedetto XIV lo canonizzò il 29 giugno 1746.

Infine papa Pio XII proclamò San Giuseppe da Leonessa patrono delle missioni in Turchia il 12 gennaio 1952.

I miracoli per la santificazione

La Chiesa cattolica ai fini della canonizzazione ritiene necessari due miracoli. Il processo richiesto per la beatificazione del beato Giuseppe da Leonessa ha ritenuto miracolosi due avvenimenti, uno dei quali, avvenuto nel 1739, riguarda Giuseppe Dionisi.

Nel luglio del 1737 a Leonessa, città natale del santo, la signora Clara Cricchi Dionisi diede alla luce il figlio di nome Giuseppe. Il bambino, nella metà inferiore del corpo, non aveva ossa, circostanza appurata dal chirurgo Ercolano Ercolani, riconoscendo l’incapacità a porre alcun rimedio medico.

La madre allora pregò incessantemente il beato Giuseppe senza tuttavia ottenere risultati. Colta dalla disperazione la domenica di Pasqua del 1739 lasciò il bambino sull’altare della chiesa di Leonessa, vicino al corpo del beato. Presa dal rimorso a dal pianto del piccolo tornò a prendere il figlio che stava in piedi da solo sui gradini dell’altare. L’istantanea guarigione fu appurata dal citato dottor Giacinto Ercolani e da altri testimoni.

Autore: Franco Collodet

Sociologo e scrittore. Studi specialistici in Scienze Storico-Antropologiche delle Religioni. Master presso la Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa di Rimini. Esperto dei cammini religiosi in Europa e in Medio Oriente.