San Paterniano di Fano

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San Paterniano fu eremita e vescovo di Fano, e viene venerato ancora oggi come santo dalla Chiesa cattolica e ricordato il 12 luglio. Le notizie giunte a noi sulla vita di San Paterniano sono sfumate e mai certe, non permettendo di capire dove inizia la storia e dove la leggenda.

Si dice che San Paterniano (o Patrignano) nacque a Fano intorno al 275 d.C. e si fece conoscere per il periodo che trascorse come eremita presso la città stessa. In seguito divenne abate di un monastero che condusse per alcuni anni, per poi diventare il primo vescovo eletto della città di Fano, dove per oltre quarant’anni portò la parola del Signore pontificando ai suoi concittadini. La morte lo colse il 13 novembre 360, sempre nella città a cui aveva dedicato tutto se stesso e con cui aveva condiviso la propria fede.

Il suo culto si estese anche grazie alle storie sulle leggende devozionali relative ai “prodigi” avvenuti sul suo sepolcro. Ancora oggi, il culto di San Paterniano è diffuso non solo nelle Marche, ma anche in Umbria, Romagna, Toscana, Veneto e Dalmazia. Alcune località portano proprio il suo nome: San Patrignano e San Paterniano, e lo stesso dicasi per una spettacolare grotta che si trova in località Caminate di Fano. La Grotta di San Paterniano (come viene conosciuta) fu luogo di culto e preghiera già per le prime comunità cristiane del territorio, che all’interno trovavano riparo e possibilità di radunarsi al sicuro dai persecutori.

Nel Martirologio romano, la data del 12 luglio è riportata per la memoria liturgica di San Paterniano: “A Fano nelle Marche, San Paterniano, vescovo”. Sempre stando al Martirologio le diocesi di Cagli, Fano, Fossombrone e Pergola lo festeggiano invece il 10 luglio, data in cui cade l’anniversario del trasferimento delle sue reliquie nella Basilica di San Paterniano in Fano, nel centro storico della città. Oltre che di Fano, San Paterniano è patrono anche di altre città, tra cui Cervia, Grottammare, Scheggia e Pascelupo. A Cervia si trova una sua sacra reliquia (il femore), mentre le altre si venerano nella Basilica a lui dedicata, a Fano.

Autore: Redazione