Sant’Agata, la “Splendidissima” patrona di Catania

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Sant’Agata, la venerata patrona di Catania, è celebrata con grande fervore e devozione nella città siciliana. La sua festa, che raggiunge l’apice il 5 febbraio, è un momento speciale in cui la tradizione e l’innovazione si fondono per onorare la martire cristiana.

La giornata del 3 febbraio è caratterizzata da eventi eccezionali, tra cui l’esibizione protagonista in piazza Duomo dell’orchestra giovanile del Conservatorio, composta da 85 elementi e diretta dal maestro Giuseppe Romeo. Accompagnata dal coro Lirico Siciliano, guidato dal Maestro Francesco Costa, l’orchestra rende omaggio alle tradizioni con inni sacri recuperati dal XIX e XX secolo, scritti da insigni autori del tempo.

Dopo la prima parte dedicata agli inni sacri, la serata continua con una seconda parte musicale che vede la partecipazione di rinomati artisti siciliani, tra cui Rita Botto, Giuseppe Castiglia, Mario Incudine, I Lautari, Maria Francesca Mazzara, Etta Scollo, Vincenzo Spampinato e il soprano Desireè Roncatore, con la conduzione di Salvo La Rosa.

La serata riserva anche una sorpresa hi-tech annunciata per le 20:45, promettendo di caratterizzare in modo innovativo la festa e la città di Catania. Per concludere in bellezza, alle 21:45, i fuochi d’artificio si accenderanno nella suggestiva cornice della Villa Pacini.

L’accesso del pubblico in piazza Duomo durante la Festa sarà contingentato nei giorni del 3 febbraio e successivi per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti. Padre Barbaro Scionti e Antonio Di Mauro, parroco e responsabile prevenzione e sicurezza della Cattedrale, hanno sottolineato l’attenzione speciale riservata ai disabili, evidenziando che la festa di Sant’Agata è concepita come un evento aperto e inclusivo.

Un messaggio significativo è stato inviato dal presidente del consiglio comunale, Sebastiano Anastasi, a nome del civico consesso. Ha enfatizzato la necessità di operare con costante attenzione verso gli ultimi, coloro che soffrono silenziosamente e le periferie. L’invito è a dare testimonianza e massima credibilità alle istituzioni, imparando a conoscere meglio le donne di Catania, in particolare la Santa Patrona Agata, definita “Splendidissima” da Papa Giovanni XXIII. Una figura sacra che ha lasciato segni indelebili nei luoghi sacri della devozione catanese.

Autore: Redazione