Sant’Anselmo da Lucca

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Sant’Anselmo da Lucca, viene ricordato il 18 Marzo, giorno in cui si spense (nel 1086) a Mantova, città di cui è stato poi fatto patrono. A furor di popolo e anche per decisione della contessa Matilde di Canossa fu sepolto nella cattedrale di Mantova, per permetterne la venerazione ai cittadini. Secoli dopo, il suo corpo venne esumato e trovato ancora miracolosamente integro, e in tale condizioni resiste ancora ai nostri giorni. Per ricordarlo, ogni 18 marzo (giorno della sua ricorrenza), la copertura esterna dell’altare maggiore del Duomo di Mantova viene tolta, in modo da renderne ancora oggi il corpo visibile per i fedeli che giungono in preghiera.

Anselmo di Baggio (città che gli diede i natali) fu amato e stimato vescovo di Lucca (da cui il nome con cui più spesso ci si riferisce a lui) ma altrettanto importante fu la sua presenza nella città di Mantova dove trascorse l’ultima parte della sua vita, impegnato soprattutto a fare da guida spirituale a Matilde di Canossa. Matilde fu un personaggio storico molto influente e particolare, che nella lotta tra Imperatore e Papa si risolse ad appoggiare quest’ultimo in ogni modo possibile. Sant’Anselmo le fu sempre vicino come stimato consigliere, per aiutarla a gestire le difficili ed intricate vicende politiche dell’epoca. Ma il loro legame era anche fortemente umano, saldato da un’amicizia che spinse la donna ad essergli personalmente vicina, quando il santo si trovava in punto di morte, ed a volerlo (insieme alla popolazione tutta) seppellito nella cattedrale di Mantova.

Ben nota era l’intransigenza morale di Sant’Anselmo, che rifiutava ogni tipo d’agiatezza, altrettanto noti sono la sua carica morale e l’amore per la giustizia. Tutte doti, che di certo ispirarono anche Matilde, negli anni in cui le fece da consigliere. Rimase sempre fedelissimo alla Sede Romana, tanto nella lotta che all’epoca si verificava tra Papa Gregorio VII e l’antipapa Clemente III (eletto dall’imperatore), quanto nell’imporre la riforma dei costumi del clero nella sua diocesi. Nonostante un certo dissenso (e occasionale disobbedienza) arrivò ad ordinare che i canonici di Lucca vivessero riuniti in comunità, assieme al vescovo. Sant’Anselmo servì il Papa come legato in Lombardia e per missioni di persuasione in Germania, rendendosi molto utile alla Chiesa con il suo operato. Proprio per svolgere la missione da legato permanente in Lombardia, si stabilì a Mantova, allora possesso di Matilde, rendendo la città un centro e motore di cultura religiosa.

Oltre che a Mantova e Lucca, Sant’Anselmo viene anche ricordato il 18 marzo a San Miniato e nell’Ordine benedettino, ed è oggetto di venerazione in diverse altre città.

Autore: Redazione