Il 5 agosto Ascoli Piceno si stringe attorno alla figura di Sant’Emidio, vescovo e martire, patrono della città e protettore contro i terremoti. La sua figura è tra le più amate e riconosciute nel centro Italia, non solo per il valore storico e religioso, ma anche per il profondo legame che il popolo ascolano ha saputo mantenere vivo nei secoli, attraverso la devozione, la tradizione e una festa che ogni anno coinvolge tutta la comunità.
La storia di Emidio affonda le radici nei primi secoli del cristianesimo. Si narra che fosse un nobile romano convertito alla fede cristiana e ordinato vescovo, inviato ad Ascoli per diffondere il Vangelo. La sua predicazione, decisa e pubblica, non fu tollerata dalle autorità pagane e lo portò al martirio. Secondo la tradizione, Emidio fu decapitato, ma – in un gesto che ha lasciato un’impronta profonda nell’immaginario cristiano – raccolse la sua testa tra le mani e camminò fino al luogo dove desiderava essere sepolto. Quel gesto, divenuto simbolo di forza e di determinazione nella fede, è uno dei segni più forti del culto ascolano.
Ma Sant’Emidio è ricordato e invocato soprattutto come protettore contro i terremoti. E questo aspetto, per una terra soggetta a scosse e fragilità, non è secondario. Si tramanda che nel corso dei secoli, ogni volta che la regione veniva colpita da forti terremoti, Ascoli restasse miracolosamente illesa o comunque risparmiata dai danni maggiori. Questo ha rafforzato nel tempo la convinzione popolare della sua protezione, al punto che l’immagine di Sant’Emidio è oggi invocata anche in molte altre città d’Italia esposte al rischio sismico.
Le celebrazioni in suo onore sono tra le più sentite dell’anno. Il cuore della festa è rappresentato dalla processione solenne, durante la quale la statua del santo attraversa le vie del centro storico, tra la partecipazione delle autorità religiose, civili e militari, delle confraternite, dei cittadini e dei tanti devoti che tornano in città per l’occasione. È un momento carico di spiritualità ma anche di forte identità culturale, in cui fede e tradizione si intrecciano in modo autentico.
Oltre agli eventi religiosi, la festa è accompagnata da appuntamenti culturali, concerti, rappresentazioni storiche e momenti comunitari che restituiscono alla città un clima di festa diffusa, senza mai dimenticare il cuore spirituale della ricorrenza. Il culto di Sant’Emidio non è solo una memoria del passato, ma una presenza viva nella coscienza collettiva. La sua figura parla ancora oggi a chi cerca stabilità in tempi incerti, forza nei momenti difficili, protezione nelle situazioni fragili.