La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

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Anche quest’anno il primo mese del 2020 ci si riunisce per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. L’iniziativa internazionale di preghiera ecumenica cristiana tra il 18 e il 25 gennaio. Il progetto dura otto giorni.

Da secoli le diverse confessioni cristiane hanno pregato per l’unità. Alla fine del Settecento ma soprattutto nell’Ottocento si svilupparono diversi incontri di preghiera con questa intenzione. Particolarmente seguiti erano gli incontri in area protestante e anglicana. Queste iniziative Inizialmente erano guardate con sospetto, se non addirittura osteggiate e proibite dalla chiesa cattolica.

Le origini degli incontri di preghiera in otto giorni cominciano grazie all’ iniziativa dell’ inglese Spencer Jones, anglicano, e l’americano Paul James Francis Wattson, episcopaliano. Nel 1907 Jones propose l’istituzione annuale, per il 29 giugno, di una giornata congiunta di preghiera per il ritorno di tutte le confessioni cristiane all’unità con la Sede Romana.

Wattson l’anno seguente allargò la proposta in forma di un’ottavario allo scopo di domandare a Dio “il ritorno di tutte le altre pecore all’ovile di Pietro, l’unico pastore“. Difatti al 1908 viene fatta risalire la nascita ufficiale dell’odierna settimana.

Wattson fissò di iniziare l’ottavario nel giorno della festa della Confessione di Pietro che per i protestanti si festeggiava il 18 gennaio, e di terminarlo con la festa della Conversione di san Paolo. Da allora sono rimaste queste due date 18 e 25 gennaio che segnano l’inizio e la fine dell’Ottavario in tutto l’emisfero settentrionale.

Per il mondo cattolico l’iniziativa fu apertamente approvata da Pio X e da Benedetto XV. Anche se non era interpretata come preghiera comune con gli altri cristiani dal momento che erano invitati a pregare per il ritorno a Roma dei “ribelli”.

Per i protestanti, l’iniziativa venne dal movimento ecumenico Faith and Order (Fede e Costituzione) quando nel 1926 propose a sua volta un ottavario che cominciasse la domenica di Pentecoste, considerata la commemorazione della fondazione della chiesa di Cristo.

Mentre l’abate francese Paul-Irénée Couturier è considerato il padre della trasformazione dell’Ottavario all’attuale ecumenismo spirituale. Difatti dedicò tutte le sue forze per rivitalizzare l’Ottavario conferendogli uno spirito diverso da quello di padre Wattson. Pochi anni dopo diventò “Settimana universale di preghiera per l’unità dei cristiani”.

Innovazione principale di Couturier era quella di indirizzarla alla richiesta di riconciliazione reciproca tra tutti i battezzati nella fede cristiana, per camminare verso l’unità dei cristiani. Nella convinzione di una preghiera per la conversione a Cristo”.

Con questo nuovo spirito altri cristiani, con posizioni diverse da quelle di Roma, si unirono alla preghiera e all’iniziativa. Nel 1941 il movimento Faith and Order modificò la data della settimana protestante per farla coincidere con quella dei cattolici. Nel 1948 venne fondato il Consiglio ecumenico delle Chiese e la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani si allargò a tutte le chiese in tutto il mondo.

Nella settimana dal 18 al 25 gennaio le giornate sono così dedicate:

Primo giorno, 18 gennaio per la conversione di tutti coloro che sono nell’errore.

Secondo giorno 19 gennaio per la ricomposizione di tutti gli scismi ed il ritorno sotto l’autorità papale degli ortodossi e delle chiese orientali.

Terzo giorno 20 gennaio per la conversione dei protestanti e dei luterani d’Europa.

Quarto giorno, 21 gennaio per la conversione degli anglicani.

Quinto giorno, 22 gennaio per la conversione dei protestanti d’America.

Sesto giorno, 23 gennaio per la conversione dei cattolici non più praticanti.

Settimo giorno, 24 gennaio per la conversione degli ebrei.

Ottavo giorno, 25 gennaio per la conversione dei musulmani e dei fedeli di altre religioni.

La cosiddetta “Coroncina per l’unità” è la preghiera più diffusamente praticata.

I materiali prodotti nella settimana sono pubblicati in varie lingue e preservati sia sul sito del Consiglio Ecumenico delle Chiese che su quello della Santa Sede alla sezione del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.

Autore: Franco Collodet

Sociologo e scrittore. Studi specialistici in Scienze Storico-Antropologiche delle Religioni. Master presso la Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa di Rimini. Esperto dei cammini religiosi in Europa e in Medio Oriente.