Storia:
La costruzione risale al 15secolo, voluta per offrire una degna sede all’affresco raffigurante la Madonna con il Bambino, la particolarità di questa immagine deriva dal fatto che la Santissima Vergine, non è seduta sul trono, ma umilmente in terra, sopra un telo steso dagli Angeli. Tra l’altro il dipinto è stato protagonista di un miracolo, infatti nel luglio del 1490 il dipinto cominciò a trasudare acqua, che iniziò a scorrere dalla fronte della Vergine, fino alle vesti.
Santuario:
I lavori iniziarono nel 1495, su progetto dell’architetto Giuliano da San Gallo, ma la costruzione fu interrotta spesso, ciò dipendeva dalla mancanza di fondi o vicende politiche interne alla città. Infatti, nel ‘500 la guerra tra le due famiglie dei Panciatichi e di Cancellieri, fece interrompere i lavori.
La nuova sacrestia venne costruita nel 1513, mentre nel 1515 Papa Leone X intitolò il Santuario alla Madonna dell’Umiltà, due anni dopo, iniziò la costruzione dell’abside e la relativa decorazione.
Dagli anni ’40 dello stesso secolo, arrivarono numerose richieste al Duca di Firenze Cosimo I de’ Medici, infatti, mancava solo la Tribuna e l’impostazione della Cupola. Nel 1561 il Vasari ottenne i finanziamenti necessari ad effettuare un sopralluogo in quel di Pistoia per definire la costruzione della Cupola. Il Vasari decise di ispirarsi alla popolare Cupola del Brunelleschi, ma i lavori furono travagliati, infatti, la mole della Cupola stessa causo dei cedimenti della base, ciò rese numerose critiche all’opera, su tutti l’architetto pistoiese Jacopo Lafri, criticava aspramente un siffatto progetto.
Nel 1579, l’immagine della Vergine venne spostata sull’altare superiore, una testimonianza dell’epoca sostiene che non fu affatto semplice "Ricordo come da dì 16 di novembre per in sino 24 detto sempre si stette intorno a decta maiestà Sancta per dare ordine di levarla con fasciature di legnami et chiavarde di ferro con ordine dello ingegnieri mandato da sua Alteza Catolico Signore subito giunto che fu adì 25 novembre onde a dì 28 di decto mese l'ebeno tagliata quasi tutta".
Il 31 dicembre 1582, la Chiesa venne inaugurata ed aperta al culto. Nel 1584, furono completati i lavori di consolidamento della Cupola a causa dei precedenti cedimenti, questa volta se ne occuparono Bartolomeo Ammannati e lo stesso Jacopo Lafri.
Nel 1931 la Chiesa fu elevata allo stato di Basilica.
All’interno è possibile ammirare alcuni capolavori di epoca Rinascimentale, tra i quali il Vestibolo di Ventura Vitoni, contiene i sepolcri delle famiglie benefattrici pistoiesi, posti al di sotto della pavimentazione. L’altare maggiore che ospita l’immagine della Beata Vergine è un’opera seicentesca dello scultore Pietro Tacca di Firenze.
Fonti Immagini:
Mattana. Ian Spackman e Geobia da commons.wikipedia.org
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