Basilica di Santa Maria della Salute - Venezia

Storia:



La Basilica di Santa Maria della Salute (nota anche come Chiesa della Salute) è un edificio di culto veneziano, che arricchisce il panorama del Bacino di San Marco e del Canal Grande con la sua bellezza barocca.



La costruzione della Basilica è un ex voto alla Santissima Vergine da parte della popolazione veneziana, che tra il 1630 ed il 1631 subì una particolare epidemia di Peste, portata da un ambasciatore del Duca di Mantova, che attraverso alcune conoscenze riuscì ad evadere dal Lazaretto Vecchio ed infettare l’intera città. Il Patriarca dell’epoca, Giovanni Tiepolo fece voto solenne alla Madonna di “erigere in questa Città e dedicar una Chiesa alla Vergine Santissima, intitolandola Santa Maria della Salute, et ch’ogni anno nel giorno che questa Città sarà pubblicata libera dal presente male, Sua Serenità et li Successori Suoi anderanno solennemente col Senato a visitar la medesima Chiesa a perpetua memoria della pubblica gratitudine di tanto beneficio”.



La progettazione e la costruzione di questo edificio fu affidata a Baldassare Longhena, uno dei più celebri ed importanti architetti della Repubblica Veneziana, per le forme il Longhena si ispirò ad alcuni progetti di Andrea Palladio, suo maestro.



L’architetto veneziano decise di fornire alla Basilica una struttura a corona proprio per essere dedicata alla Vergine.



Struttura:



Come detto in precedenza, il Santuario si affaccia sul Canal Grande, dalla quale sembra emergere la grande scalinata che conduce al suo interno.



La doppia cupola che rende caratteristico questo luogo di preghiera è un chiaro riferimento alla Corona del Rosario. La cupola “minore” custodisce il vero Santuario, mentre da quella maggiore svetta una statua della Vergine con il bastone di “Capitana de Mar”.



Sin dalla struttura esterna è possibile ammirare una ricca presenza di statue decorative che rappresentano la Glorificazione di Maria. Il timpano centrale ospita le sculture della Madonna con il Bambino assieme ai Profeti.



Una volta all’interno non è possibile non ammirare la natura centralizzata della pianta e la splendida pavimentazione composta da marmi policromi. Il Santuario è suddiviso in sei cappelle laterali, il tutto illuminato dalle numerose finestre.



Salta inevitabilmente all’occhio il Presbiterio e l’Altare Maggiore disegnato dallo stesso progettista. Il gruppo scultoreo è opera di Jouste de Corte, noto anche come Giusto Le Court, un artista fiammingo molto attivo nel veneziano. L’opera dell’artista raffigura la Madonna con il Bimbo, al fine di rappresentare la Salute che difende la Repubblica di Venezia dalla peste.



Nell’altare invece è custodita un’icona di origine bizantina, nota come Madonna della Salute o Mesopanditissa.



L’arte trova nel Santuario una vera e propria casa, difatti nelle cappelle laterali si trovano due pale, la prima ad opera di Tiziano raffigurante la “Discesa dello Spirito Santo”, la seconda invece è ad opera di Luca Giordano.



La Basilica ospita inoltre un prezioso organo costruito verso la fine del 18esimo secolo da Franesco Antonio Dacci e modificato durante l’800 da Giacomo Bazzani.



Curiosità:



Nel dicembre del 1921, Giacomo Paolo Giovanni Battista della Chiesa, meglio noto con il nome di Papa Benedetto XV ha elevato la struttura al rango di Basilica Minore.



Fonti Immagini:



Architas e Luca Aless da commons.wikimedia.org


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