Santuario Monastero San Paolo e Sant’Agata dei Due Golfi - Massa Lubrense

Ordine del Santuario: Monache Benedettine Vallombrosane.

Storia: L’intera struttura è di grandi dimensioni e fu costruita nel 1679 dai padri carmelitani scalzi teresiani, di cui tra l’altro di questi tempi stiamo assistendo ad una nuova primavera soprattutto del sud-est asiatico. Nel 1867 la struttura venne restaurata da Padre Ludovico da Casoria che vi fondò l’ordine dei frati bigi. I padri carmelitani scalzi nel 1867 implorarono il papa per ottenere il permesso di costruire nella vetta della collina del Deserto una dimora monastica sotto il titolo di clausura. Concessagli l’autorizzazione a costruire iniziarono i lavori, furono completati velocemente e senza grandi difficoltà per il denaro ricevuto dai confratelli nelle missioni della Persia e del Malabar. Il nuovo monastero fu edificato su di una vasta pianta, sopra i resti di un rudere di origine greca, come di solito si faceva un tempo, e probabilmente sulle rovine del mitico tempio di sirene. Inizialmente gli fu dato il nome di Monte Calvario. Purtroppo la presenza dei padri diminuì negli anni a venire e nel 1746 rimasero soli tre padri e un confratello.

Il monastero fu soppresso per volontà di Murat nel 1810 e per un certo periodo fu abitato solo da due custodi laici. A metà dell’800 fu dato un assegno mensile al parroco di Sant’Agata, ma il caso vuole che proprio da quel momento la struttura cominciò ad andare in rovina.

Nel 1859 Francesco II di Borbone Re delle due Sicilie lo restituì ai teresiani. Malgrado la restituzione ai teresiani, nel 1860 la rivoluzione rese nullo il decreto del Re e l’edificio fu di nuovo abbandonato. Bisognerà aspettare fino al 1866 quando il Marchese Casanova dopo una visita al convento incalzò padre Ludovico di Casoria a fondare una casa per il suo ordine. La richiesta fu accolta e nel 1867, il giorno della vigilia della Pentecoste, si aprì ufficialmente il Deserto ad uso di ospizio per i poveri e per gli orfani.

La struttura subì nel tempo alcune variazioni, l’ordine fu sciolto da un provvedimento papale e tutta la proprietà passò di mano andando a favore delle monache benedettine, le quali ancora oggi abitano presso il monastero seguendo rigidi regole.

Nel tempo all’edificio sono stati apportati numerosi restauri.

Santo del Santuario: San Paolo e Sant’Agata

Da vedere: Spettacolare il belvedere da ammirare sulla cima del Deserto. Il panorama ha attirato molte persone illustri tra le quali Nietzsche, Goethe, Wagner. Molte guide turistiche ancor oggi arrivano fin quassù per portare turisti da tutto il mondo.

Utility: Sono disponibili, ad uso esclusivo degli ospiti, una cappella ed una sala riunioni da 60 posti, un ampio giardino ed il parcheggio.

Prodotti: Vengono realizzati nel laboratorio lavori in legno e nella tipografia libricini per matrimoni, partecipazioni anche su carta di Amalfi.

Esperienze spirituali: Si può soggiornare in preghiera per periodi anche lunghi aiutati dalla comunità monastica.

Festività significative: 5 febbraio Sant’Agata ; 1° febbraio Santa Scolastica; 11 luglio San Benedetto

Libro consigliato: Pamparana A. Benedetto. Padre di molti popoli, ed. Ancora Milano,2006

Curiosità: Nella parte più alta della collina dei Deserto di sant’Agata sui due Golfi si può cogliere la bellezza dell’insieme dei Due Golfi: di Salerno e di Napoli. Da quest’altura si possono ammirare dei bellissimi panorami di tutta la penisola sorrentina salendo in cima alla torretta del monastero.

Orari Messa e ufficio: Lodi: 7.20 ; Santa Messa: 7.55 ; Vespri: 18.10

 

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