Una messa speciale alle ore 16 del Giovedì Santo celebrata da Papa Francesco per le detenute del carcere di Rebibbia

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Papa Francesco, noto per il suo impegno verso i più emarginati e bisognosi, continuerà la sua tradizione di umiltà e servizio durante la Settimana Santa di quest’anno. È stato annunciato che il Santo Padre celebrerà la Messa del Giovedì Santo, conosciuta anche come la messa in Coena Domini, nella sezione femminile del carcere di Rebibbia a Roma. Questo gesto di compassione e inclusione è stato reso noto dalla Prefettura della Casa Pontificia.

La Messa in Coena Domini, che si terrà il 28 marzo alle 16.00, è un momento di particolare significato nella liturgia cattolica. Si tratta di una celebrazione privata che segna la conclusione del periodo di Quaresima e l’inizio del Triduo Pasquale, focalizzandosi sull’Ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli. È un momento di profonda riflessione sulla passione, la morte e la resurrezione di Cristo.

Quest’anno, il Pontefice, durante la sua visita alla casa circondariale femminile di Rebibbia, avrà l’opportunità di incontrare le detenute e gli operatori che lavorano all’interno della struttura. Questo incontro non solo offre un sostegno spirituale alle persone detenute, ma testimonia anche la missione della Chiesa di portare speranza e conforto anche nei luoghi più remoti e difficili.

Non è la prima volta che Papa Francesco sceglie di celebrare la Messa del Giovedì Santo in un contesto carcerario o di accoglienza per rifugiati. Fin dall’inizio del suo pontificato, ha dimostrato una particolare sensibilità verso coloro che vivono ai margini della società, portando il messaggio di amore e misericordia di Gesù Cristo a tutti, senza distinzioni.

Questo gesto rappresenta anche una rottura con la tradizione, in quanto prima del pontificato di Papa Francesco, la celebrazione della Messa del Giovedì Santo avveniva nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Tuttavia, la scelta di celebrare questa messa in luoghi simbolici come un carcere o un centro di accoglienza riflette l’attenzione del Papa verso coloro che sono emarginati e spesso dimenticati dalla società.

Con la Settimana Santa, che culmina nella Pasqua, Papa Francesco si impegna in diverse celebrazioni liturgiche, testimoniando il suo costante desiderio di condividere la gioia e la speranza del messaggio pasquale con tutti, specialmente con coloro che si trovano in situazioni di sofferenza e marginalizzazione.

La Messa del Giovedì Santo nella casa circondariale femminile di Rebibbia non è solo un atto liturgico, ma un’espressione tangibile della missione della Chiesa di essere vicina a coloro che soffrono, di portare speranza dove c’è disperazione e di mostrare il volto amorevole di Dio a tutti i suoi figli.

Autore: Redazione