Viaggio a Gerusalemme, i 5 luoghi da visitare

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Andare a Gerusalemme è come viaggiare a ritroso nel tempo per scoprire sé stessi, questa è l’impressione del viaggiatore che decide di intraprendere questo percorso.

Yerushalayim, nome ebraico della città, per la sua storia viene definita “La Città Eterna”, è stata capitale giudaica tra il 10mo e 11esimo secolo avanti Cristo. Oggi è la capitale contesa dello Stato di Israele e Città Santa per le tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo e Islam.

L’uomo non può pensare alla propria vita se non come a un pellegrinaggio. Homo viator. Pellegrino dell’Assoluto

Papa Giovanni Paolo II

Se avete intenzione di riscoprire le radici cristiane e la storia della città più antica del mondo, ecco 5 tappe da non perdere.

Muro del Pianto

Non si può dire di essere stati in Terra Santa senza aver visitato uno dei luoghi più sacri del Giudaismo, nonostante ciò è aperto a tutti. La costruzione risale a più di 2000 anni fa, quando Erode fece costruire un sistema di contenimento durante il rinnovamento del Secondo Tempio di Gerusalemme.

Il Muro del Pianto (chiamato in ebraico Kotel) è avvicinabile da tutti, permettendo alle persone di infilare un piccolo foglio contenente una preghiera tra le fessure delle grandi pietre. C’è una sola regola, donne e uomini dovranno accedere da punti separati, i secondi dal lato sinistro e le prime dal destro.

La Basilica del Santo Sepolcro

Si tratta del sito più importante per la Religione Cristiana, dal nome è facile intuire quale è il suo scopo, in quel posto Gesù Cristo è stato sepolto, lo stesso luogo che ha lasciato dopo essere risorto. La Chiesa venne costruita dall’Imperatore Costantino durante il Quarto secolo e venne ampliata dai Crociati attorno al 1149.

La costruzione viene definita la Chiesa delle Chiese, tale nomea deriva dal fatto che in essa si riuniscono sei diversi gruppi di Cristiani, dai Greci Ortodossi ai Copti, senza dimenticare Armeni, Francescani e Siriani, i quali condividono nella piena armonia spazio e tradizioni.

La spianata delle Moschee

Haram el-Sharif è una grande piazza, da cui è possibile vedere la magnifica Cupola della Roccia e la Moschea al-Aqsa, primi esempi di architettura islamica. Si tratta del terzo luogo al mondo più importante per i fedeli all’Islam, dopo Ka’ba alla Mecca e la Moschea del Profeta di Medina, entrambe in Arabia Saudita e costruite dal Califfo Abd al-Malik ibn Marwân

Il Museo dell’Olocausto

Il Museo dell’Olocausto, noto anche con il nome di Yad Vashem, è un luogo a dir poco particolare, a stento possono trattenersi le forti emozioni che si provano una volta entrati. Fondato nel ’53 grazie agli sforzi di Moshe Bejski, sopravvissuto alla Shoah e salvato da Oskar Schindler, magistralmente interpretato da Liam Neeson in Schindler’s List.

L’attuale pontefice, Papa Francesco, ha perfino dedicato una tappa del suo viaggio a questo luogo, che oltre a mostrare gli orribili crimini di cui si sono macchiati gli uomini in un passato non così lontano, ci pone il dovere di non dimenticare.

Due sono i luoghi più importanti del Museo, la Sala dei Nomi, dove si possono leggere i nomi di tutti gli ebrei che purtroppo non ce l’hanno fatta e il Giardino dei Giusti, un posto dedicato a chi non ha voltato la propria testa in quei tristi momenti ed ha offerto aiuto agli ebrei in difficoltà, spesso rischiando la propria vita.

Il mercato Mahane Yehuda

Fuori dalla Città Vecchia, c’è questo particolare mercato, che di fatto rappresenta uno dei luoghi più frequentati dell’intera Gerusalemme. Si può esplorare anche attraverso tour guidati, ma consigliamo di provare “un po’ alla cieca”. Qui avrete inoltre la possibilità, dopo aver macinato molta strada a piedi, di assaggiare diverse specialità locali, dalla pita ai falafel, senza dimenticare l’halva, particolare dolce aromatizzato al caffè, alla vaniglia o al cacao.

Se volete però avere una vera e propria esperienza culinaria “biblica”, vi consigliamo di visitare l’Eucalyptus, locale di Gerusalemme dello Chef Moshe Bassan, noto anche in terra nostrana per aver portato il suo celebre cous cous. Che altro dire, se volete viaggiare nel tempo anche con le vostre papille gustative è il luogo adatto.

Autore: Andrea Bevilacqua

Nato ad Ancona nel 1990, Diplomato in Ragioneria presso l'Istituto Tecnico Commerciale "Grazioso Benincasa". Grande appassionato di storia, cultura e scrittura.