San Michele Arcangelo, valoroso guerriero dell’Altissimo

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Statua di San Michele Arcangelo in Vaticano

Gli angeli, creature nobili di Dio, purissimi Spiriti forniti di intelligenza e di volontà,meritano la nostra devozione. Sono bellissimi, possenti, illuminati di splendore.

San Giovanni Evangelista nel libro dell’Apocalisse scrive che alla vista di un angelo del Signore si prostrò per adorarlo, ma egli rispose: “Guardati bene dal farlo! Io sono servo con te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù. E’ Dio che devi adorare. Infatti la testimonianza di Gesù è lo Spirito di profezia.” (Ap 19, 9-10).
Se questa è la bellezza di un solo angelo, che ne sarà della bellezza infinita dell’Altissimo e dei suoi miliardi di angeli che abitano l’Universo?
Questi esseri sublimi, pur essendo di egual natura spirituale, sono diversi per potenza e per bellezza. Secondo tradizione gli angeli sono organizzati in una gerarchia di differenti ordini, detti “cori” angelici: angeli, arcangeli, principati, potestà, virtù, dominazioni, troni, cherubini, serafini.
Essi furono creati per essere esecutori fedeli degli ordini divini ma una parte di loro si ribellò a Dio, diventando demòni.
Il salmo 91, 11-12 recita: “Egli per te darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le sue vie. Sulle mani essi ti porteranno, perché il tuo piede non inciampi nella pietra”.
Tra le celesti creature, la Scrittura cita Michele, in particolare nel libro di Daniele e nell’Apocalisse al capitolo 12.
Il suo nome, che significa “Chi come Dio?”, è un grido di amore che racchiude in sè la sua missione di capo dell’esercito celeste e terrore degli angeli ribelli. Persino Dante nella sua Divina Commedia parla del capo della milizia celeste esaltandone bellezza e forza, proclamato protettore oltre che della polizia di stato, di categorie di lavoratori quali farmacisti, commercianti, giudici, radiologi, schermidori, paracadutisti.
San Michele Arcangelo è patrono della Chiesa universale, insieme a Maria Santissima viene invocato come aiuto nella lotta contro le forze del male. La ricorrenza della sua festa secondo il calendario liturgico cattolico cade il 29 settembre, insieme agli Arcangeli Gabriele e Raffaele.
Il suo culto, che ha origine in oriente ad opera dell’imperatore Costantino, è molto diffuso anche in occidente, data la testimonianza dei numerosi santuari, presenti soprattutto in Europa, dedicati alla sua devozione.
In Italia sono molte le chiese, le cappelle, i monti intitolati all’Arcangelo. Nelle Marche, vicino ad Arcevia in provincia di Ancona, sulla sommità del monte Sant’Angelo, si trova l’abbazia benedettina dedicata a San Michele e sempre in questa regione addirittura una delle più belle spiagge immerse nel verde del monte Conero è dedicata all’Arcangelo.
Tra i tanti santuari, poi, ricordiamo la Sacra di San Michele sul monte Pirchiriano, in Piemonte. La storia di questo santuario comincia quando il culto di San Michele approda in Val di Susa nel V-VI secolo.
La sacra di San Michele, fondata tra il 983 e 987 sorge sulla roccia del monte e si trova al centro di un itinerario di pellegrinaggio di quasi duemila chilometri che unisce l’Europa da Mont-Saint-Michel al Monte Sant’Angelo. Una leggenda narra dell’esistenza di una linea immaginaria, chiamata via dell’Angelo, che unisce le diverse chiese intitolate all’Arcangelo dall’Irlanda fino ad Israele.
Mont-Saint-Michel sorge su di un promontorio della costa della Normandia in Francia dove, secondo la leggenda, l’arcangelo apparve nel 709 al vescovo sant’Uberto, chiedendo di costruire una chiesa sulla roccia, richiesta ignorata fino al punto che San Michele gli forò il cranio con il tocco del suo dito, lasciandolo tuttavia in vita. Il cranio di sant’Uberto con il foro è conservato nella chiesa di Avranches.
Il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo nel Gargano, è il più antico e famoso luogo micaelico dell’occidente.
Papa Leone XIII compose questa preghiera, in onore di San Michele, da far recitare al termine della Santa Messa, come preziosa arma di difesa dal male:
“San Michele Arcangelo, difendici nella lotta: sii il nostro aiuto contro la cattiveria e le insidie del demonio. “Gli comandi Iddio”, supplichevoli ti preghiamo. Tu, che sei il principe della milizia celeste, con la forza divina rinchiudi nell’inferno satana e gli altri spiriti maligni che girano il mondo per portare le anime alla dannazione.

Ilaria Crocioni

Autore:

Ilaria Crocioni nata a Torino, residente a Numana (AN). Laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Torino. Specializzazione in Direzione delle Imprese. Già assistente stagista Rai per la sede di NYC. Studiosa in Scienze religiose.

Autore: Redazione