A Prato la devozione alla Madonna ha un volto e un segno concreto: la Sacra Cintola, la reliquia che secondo la tradizione la Vergine consegnò all’apostolo Tommaso al momento della sua Assunzione. Custodita nel Duomo di Santo Stefano, la Cintola è da secoli simbolo di protezione, speranza e identità per tutta la città.
Non si tratta solo di un oggetto prezioso, ma di un legame vivo con Maria. La cintura che la Madre di Dio portava alla vita diventa immagine della sua vicinanza e della sua maternità. È come se la Madonna volesse dire a ogni credente: “Vi stringo a me, siete miei figli”. Non a caso, nei secoli la Sacra Cintola è stata invocata in momenti di pericolo, di pestilenza, di guerre, diventando punto di riferimento spirituale per generazioni di pratesi.
Oggi, la Cintola non è soltanto memoria del passato ma messaggio attualissimo. In una società frammentata, dove si rischia di vivere isolati e senza radici, quel segno mariano richiama il valore del legame: la famiglia, la comunità, la fede che unisce. Maria, con la sua cintura, ricorda che nessuno è abbandonato, che ogni figlio ha un posto custodito nel cuore di Dio.
I festeggiamenti principali si tengono il 8 settembre, giorno della Natività di Maria, quando la Sacra Cintola viene solennemente esposta sul pulpito esterno del Duomo, opera di Donatello e Michelozzo, per la venerazione dei fedeli. È uno spettacolo unico: la piazza si riempie di luci, di canti e di preghiere, e la città intera si riconosce sotto lo sguardo della sua Madre. Anche il 1° maggio, il 15 agosto e il 25 dicembre la reliquia è mostrata ai fedeli, segno che accompagna l’anno liturgico e la vita quotidiana.
La Sacra Cintola continua ad attrarre non solo pellegrini, ma anche turisti e curiosi che a Prato riscoprono la bellezza di un patrimonio di fede che ha plasmato la storia e l’arte. In un tempo in cui si cercano segni di speranza, la Cintola appare come un messaggio semplice e potente: la Madonna non è lontana, ma tiene stretta a sé la sua Chiesa e ciascuno di noi.
Prato, città operosa e multietnica, trova in questo segno mariano un punto di unità e di dialogo. La Sacra Cintola è così non solo reliquia di devozione, ma ponte tra culture, testimonianza che la fede può ancora oggi generare comunione, identità e futuro.