L’eremo di Santa Caterina del Sasso sul lago Maggiore

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Sulla sponda orientale del lago Maggiore in provincia di Varese domina questo caratteristico eremo in onore di Santa Caterina.

La sua costruzione trae le proprie origini da una tradizione del XII secolo avente come protagonista un ricco mercante.

Costui, scampato da un nubifragio nel lago, si ritirò da eremita in quel tratto di costa.

In loco fece costruire una cappella dedicata a Santa Caterina d’Egitto, ancora visibile sul fondo della chiesa.

Il complesso monastico sorse intorno al XV secolo quando furono costruite due chiese dedicate a San Nicolao e Santa Maria Nova.

Nel corso dei secoli molti Ordini religiosi vi hanno soggiornato partendo dai Domenicani, i fratelli Ambrosiani dell’Ordine di Sant’Ambrogio ad Nemus, nel 1770 dai Carmelitani, fino ai giorni nostri gli oblati benedettini.

Un vero e proprio miracolo risparmiò l’intero edificio dalla caduta di enormi massi, i quali rimasero impigliati nella volta della cappella (per ben due secoli) senza provocare gravi danni alla struttura.

Sembra che da questi massi “ballerini” provenga la dicitura “Ballaro” che completa il nome per esteso dell’eremo (Santa Caterina del Sasso Ballaro).

Altre fonti invece testimoniano che quel termine derivi da un paese limitrofo Ballarate.

La facciata in stile rinascimentale è composta da quattro archi a tutto sesto e sulla sinistra a strapiombo sul lago il campanile alto quindici metri costruito originariamente per la chiesa di San Nicolao per poi far parte dell’attuale edificio sacro unico.

Molto interessante è il sacello che rappresenta l’edificio più antico di tutto il complesso.

In esso, risalente al 1195, sono conservate le spoglie del Beato Besozzi, l’eremita fondatore, raffigurato anche in preghiera in un affresco posto nel sottarco.

All’interno della chiesa sono presenti, oltre al sacello, altre quattro cappelle con numerose opere di pregio come la Crocefissione con cinque Santi, un Cristo in Pietà sull’altare, la Vergine con il Bambino in statua policroma.

L’eremo è raggiungibile a piedi oppure attraverso un particolare ascensore scavato nella roccia.

Per sapere gli orari di apertura o maggiori informazioni per raggiungerlo:

Sito Web dell’Eremo