Sulle acque della Laguna Veneta: la Peregrinatio Mariae

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La sacra Icona della Beata Vergine sulla barca a remi “la Bissona”

Le celebrazioni per dei 300 anni dall’apparizione della Beata Vergine Maria sull’isola di Pellestrina si sono aperte il 18 luglio 2016 con la Peregrinatio Mariae. Qui riportiamo una toccante testimonianza del Padre Rettore del Santuario dell’Apparizione su questo corteo acqueo.
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Giornata splendida, sole raggiante, laguna quasi immobile. Piano piano imbarcazioni a remi, a motore, turistiche e da pesca iniziano ad affollare lo spazio acqueo davanti al Santuario di Pellestrina già gremito di gente a piedi, in bici, pronta ad accompagnare l’immagine della Madonna dell’Apparizione. La preghiera del vescovo Adriano all’interno del Tempio Votivo è accompagnata da una folla di fedeli che attendono il prodigio: alla vigilia dei 300 anni dall’apparizione di Maria in Isola, l’immagine della Vergine compirà un viaggio a bordo della più bella e antica barca di Venezia, la Bissona Serenissima, imbarcazione a remi che da settantanni apre la Regata Storica di Venezia, con i suoi 18 rematori con timoniere e 17 metri di maestosità. Saranno le Remiere di Pellestrina e Portosecco a darsi il turno in questo viaggio che apre i festeggiamenti giubilari. La benedizione del Vescovo Adriano, la preghiera del parroco don Damiano, la guardia d’onore dei Cavalieri del Santo Sepolcro guidati dal vice-parroco don Stefanio, la preghiera dei sacerdoti della diocesi, la presenza delle autorità civili di Venezia con la vicesindaco Colle, i consiglieri Giusto e Scarpa Marta, il presidente della municipalità Carella, aprono a una esplosione di gioia che accade quando i raggi del sole fanno brillare la santa immagine che esce dal Tempio. Le barche suonano il corno, le trombe della banda Pellestrina intonano il saluto, i remi della Serenissima si alzano, qualcuno si commuove, a tutti per un istante si ferma il cuore. La Madonna dell’Apparizione è tornata alla sua terra, la vede, la saluta e la benedice. I portatori della sacra immagine iscritti alla confraternita della Madonna dell’Apparizione con agilità e precisione la caricano sull’ammiraglia che al grido di avvio del Re del Remo, Sergio Tagliapietra “Ciacci”, parte per il suo viaggio. Ogni angolo della laguna, ogni onda, ogni centimetro della banchina era occupato da una barca a festa, da bandierine, da fedeli che da ogni parte dell’isola seguivano l’immagine. Un’oretta di navigazione tra la gioia e la festa di un popolo che loda il Signore per il dono della Regina della Pace. Scende qualche lacrima nella brezza di un venticello che accarezza le guance, scalda i cuori, rasserena l’anima. All’altezza di Santo Stefano il primo gruppo di Pellestrina lascia il posto al secondo di Portosecco e si arriva così a Santa Maria del Mare, dove c’è già una folla gremita ad attendere lo sbarco. Si alzano i remi, qualcuno si inginocchia, e l’immagine riprende il suo cammino con gli operatori della Casa che la portano davanti all’ingresso. Una preghiera e un saluto e tutto si compie nel silenzio della chiesetta dell’Opera dedicata alla Stella Maris, Madonna dell’Approdo. Ci si saluta, e un giorno straordinario è entrato sia nella storia della Laguna di Venezia sia nella storia religiosa di un popolo che vive in una terra straordinaria. Diciottesimo giorno del mese di luglio, anno del Signore duemilasedici.

Il Rettore del Santuario dell’Apparizione della Beata Vergine Maria a Pellestrina
don Damiano Vianello
Arciprete

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Autore: Redazione