San Augusto Chapdelaine, martire missionario

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San Augusto Chapdelaine nacque a La Rochelle Normande nel 1814 da una famiglia di contadini. Frequentò il seminario diocesano di Coutances per la carriera ecclesiastica e venne ordinato sacerdote nel 1843.

Diventò in breve tempo parroco di Boucey. Nel tempo maturò la volontà della vocazione missionaria.

Negli studi ecclesiastici approdò agli studi del seminario-noviziato dell’Istituto delle Missioni Estere di Parigi. Al termine decise di imbarcarsi nel 1852 per dirigersi in missione nella regione del Guangxi in Cina.

Trascorse inizialmente tre anni a Ta-Chan, alla frontiera, per imparare la lingua e ambientarsi alle fatiche dell’apostolato. Di seguito raggiunse Guangxi iniziando il su missione apostolica.

In quegli anni le autorità locali erano contrarie al cristianesimo. Dopo breve tempo nel 1856 venne arrestato malgrado avesse tentato di trovare rifugio nella casa di un cinese cristiano. Venne arrestato insieme ad alcuni confratelli.

Augusto Chapdelaine venne rinchiuso e torturato dentro una gabbia. Quando era già morto venne condannato alla decapitazione.

Augusto Chapdelaine fu beatificato il 27 maggio 1900 da Papa Leone XIII ed in seguito venne canonizzato il 1° ottobre del 2000 da Papa Giovanni Paolo II, con ad altri 120 cristiani morti in Cina nel periodo tra il XVII e XX esimo secolo.

Autore: Franco Collodet

Sociologo e scrittore. Studi specialistici in Scienze Storico-Antropologiche delle Religioni. Master presso la Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa di Rimini. Esperto dei cammini religiosi in Europa e in Medio Oriente.