Il 24 giugno, in piena estate, si celebra una delle figure più importanti della tradizione cristiana: San Giovanni Battista, precursore di Gesù e patrono di numerose città in Italia e nel mondo. La sua festa è tra le più antiche e sentite del calendario liturgico, unendo aspetti religiosi, popolari e legati alla natura.
Ma chi era Giovanni Battista? Secondo i Vangeli, era il cugino di Gesù e colui che ne ha annunciato la venuta. È famoso per aver battezzato Cristo nel fiume Giordano e per la sua vita austera nel deserto, dedicata alla predicazione e alla conversione. Uomo integro, diretto, amato dal popolo e temuto dal potere, Giovanni morì martire, decapitato per ordine di Erode.
La Chiesa celebra la sua nascita il 24 giugno, sei mesi prima del Natale, seguendo il racconto evangelico che lo pone come nato esattamente sei mesi prima di Gesù. È uno dei pochissimi santi di cui si celebra la nascita (non solo la morte), a dimostrazione della sua eccezionale importanza.
In moltissime città italiane, il 24 giugno è una vera e propria festa patronale. Firenze, Torino, Genova, solo per citarne alcune, si vestono a festa con messe solenni, cortei storici, giochi, fuochi d’artificio e momenti di grande partecipazione collettiva. A Firenze, ad esempio, San Giovanni è il patrono e la città lo celebra con eventi che uniscono cultura, fede e tradizione: dalla messa in Duomo fino allo spettacolo pirotecnico sopra il fiume Arno.
La notte della vigilia, tra il 23 e il 24 giugno, è considerata anche una notte “magica” nella tradizione popolare. Si raccolgono erbe aromatiche – come la lavanda, l’iperico, la salvia, la ruta – per preparare la famosa “acqua di San Giovanni”, lasciata all’aperto sotto la rugiada notturna. Al mattino, ci si lava il viso con quest’acqua come rito di purificazione e buon auspicio.
In molte zone si accendono falò per salutare l’arrivo dell’estate e allontanare le negatività, un’usanza che affonda le sue radici in antiche tradizioni contadine e precristiane, poi integrate nel culto del santo.
San Giovanni, dunque, non è solo un santo del calendario: è un simbolo potente di rinnovamento, luce, verità. La sua festa richiama ogni anno credenti e non credenti, attratti dalla bellezza dei riti, dalla spiritualità profonda e dal legame con la natura e le stagioni.