San Girolamo, padre e dottore della Chiesa

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Oggi 30 settembre si celebra San Girolamo, uno dei più grandi Padri della Chiesa Occidentale (insieme a S.Ambrogio e S.Agostino suoi contemporanei) tradusse in latino gran parte dell’Antico Testamento e della Bibbia.

Nato nell’attuale Croazia, si spostò a Roma per studiare retorica per poi successivamente giungere in Germania.

Intraprese una vita da anacoreta nel deserto di Calcide, a 40 chilometri di distanza da Aleppo.

A questo periodo di solitudine e preghiera, in cui si dedicò alla penitenza colpendosi ripetutamente con sasso, risale l’episodio leggendario del leone ferito.

Questa leggenda narra dell’incontro di Girolamo con un leone ferito a causa di una spina conficcata nella zampa, lo curò portandolo al convento e l’animale per gratitudine rimase con lui.

Stancato dalle diatribe degli eremiti riguardanti la dottrina ariana, tornò in Turchia da dove era arrivato per raggiungere il deserto.

Qui frequentò le lezioni di un Vescovo greco antico e diventò presbitero.

Per perfezionare lo studio del greco, iniziato in Turchia, si trasferì a Costantinopoli sotto la guida di Gregorio il Teologo, uno dei Padri Cappadoci.

Quando Gregorio lasciò la città, Girolamo tornò a Roma dove fu eletto segretario del Papa, diventando padre spirituale di un gruppo di donne dedicate ad una vita ascetica.

Alla morte del Papa, Girolamo era il più probabile successore ma la sua candidatura cadde per via di un decesso avvenuto nel suo gruppo di donne causato dalla troppa rigidità e dai numerosi digiuni.

Distrutto per questo avvenimento, tornò di nuovo in Oriente dove fondò insieme a suo fratello e ad alcuni monaci suoi fedeli un monastero maschile dove andò a vivere e un altro femminile, entrambi a Gerusalemme.

Si dedicò alla traduzione biblica e alla redazione di alcune opere per insegnamento ai giovani fino alla morte avvenuta nel 420.

La sua opera più importante è “La Vulgata” che consiste nella prima traduzione completa in lingua latina della Bibbia.

Essa è stata commissionata dal Papa per il quale Girolamo lavorava e rappresenta lo sforzo più impegnativo che ha mai dovuto affrontare.

Viene considerato il Patrono dei Biblisti, quelli che studiano la Bibbia quindi santo protettore dei traduttori.