Santuario della Verna: spiritualità, natura e cultura

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In visita al castello di San Leo (nel 1213) per portare la parola del Vangelo, discutendo con il Conte Orlando di Chiusi in Casentino, San Francesco d’Assisi venne a conoscenza del monte della Verna, in Toscana, di proprietà del nobile. Proprio in quell’occasione, il Conte, colpito dalle parole di predica del santo, decise di offrirgli quel luogo per permettergli di ritirarsi in pace e solitudine, e immergersi in una natura selvaggia e solitaria, specchio della grazia di Dio.
San Francesco fu lieto di accettare e, nel corso della sua vita, si recò molto spesso sul monte (con un aneddoto che parla della “festa di uccelli” che lo accolse la prima volta), proprio in cerca di quella pace e del ritiro che riteneva necessario alla sua crescita spirituale. Infatti, nel 14 settembre 1224, proprio nel santuario francescano della Verna, in seguito a 40 giorni di ascetico digiuno, San Francesco ebbe l’apparizione di un serafino crocifisso e in seguito apparvero sul suo corpo le stigmate in risposta alle sue preghiere atte a provare l’amore di Gesù e condividerne il dolore.
Alla morte di San Francesco, il monte della Verna era ormai riconosciuto come luogo sacro, come ci ricordano le parole di Paolo VI: “A causa dell’esperienza singolare che S. Francesco vi ebbe di Cristo, anime pensose lo annoverano ancora tra gli alti luoghi dello spirito “.

San Francesco promosse la costruzione della chiesa nel 1218, che venne poi consacrata Santa Maria degli Angeli nel 1260, mentre nel 1226 venne eretta la cappella delle Stigmate, dove San Francesco fu oggetto del miracolo, e in cui ancora oggi i frati si recano all’Ora Nona (le 15:00) in processione. Per evitare che la processione venisse interrotta dal mal tempo, come (si narra) accadde in una nevosa giornata invernale, fu costruito il corridoio delle stigmate, a metà del quale si trova la grotta in cui San Francesco si riposava sulla nuda pietra.
Il santuario è cresciuto ancora nel tempo, quando nel 1509 furono terminati i lavori (iniziati nel 1348) della Basilica Maggiore, in cui sono custoditi capolavori dell’arte e reliquie appartenute a San Francesco.

Ancora oggi, il santuario della Verna (in provincia di Arezzo) è considerato luogo di alta spiritualità e meta di pellegrinaggio per molti fedeli che possono raccogliersi in preghiera in mezzo alla pace e alla sacralità e al verde del parco nazionale delle Foreste Casentinesi. Come ai tempi di San Francesco si deve raggiungere il santuario a piedi, se si vuole visitarlo, partendo da Chiusi della Verna, passando per la Cappella degli Uccelli (eretta in onore dell’accoglienza che questi riservarono al santo), fino a giungere alla porta meridionale del santuario.
Ogni giorno vengono officiate SS Messe a diversi orari, in base alla stagione e alcuni momenti per le confessioni. Le 6:30 sono l’orario di apertura, mentre la chiusura avviene alle 19:30 in inverno e alle 22:00 in estate. Oltre al santuario, alla cappella con le reliquie, si potrà visitare anche il museo e fare compere nel botteghino, in cui oltre ai canonici souvenir si avrà la possibilità di comprare preparati di antica farmacia, prodotti dai frati stessi.
Inutile dire che una visita al santuario della Verna può servire a ritrovare la pace e rinfrancare lo spirito, con la possibilità di immergersi nella natura e godere di quella sensazione di divina spiritualità relativa a questo luogo, che San Francesco per primo riuscì a mostrarci.

Autore: Redazione