Il piano di sicurezza per il Giubileo della Misericordia

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Piano sicurezza Giubileo

Il 23 novembre a Roma è scattato il piano di sicurezza per il Giubileo straordinario della Misericordia.

Al termine della Conferenza romana per la sicurezza del Giubileo della Misericordia di venerdì 20 novembre il questore di Roma Nicolò D’Angelo  ha presentato il piano nelle sue linee generali alla Scuola superiore di polizia.

Lunedì 23 novembre il prefetto capitolino Franco Gabrielli ha illustrato le misure contenute nel piano di sicurezza. “Oggi trovano applicazione le misure di sicurezza disposte dal questore per l’anno giubilare. Le misure sono molto più stringenti ma non cambierà nulla dal punto di vista delle libertà e dei diritti dei cittadini”. Così il prefetto di Roma Franco Gabrielli ha commentato l’avvio del piano sicurezza Giubileo a Roma. “Stiamo semplicemente utilizzando strumenti che la normativa mette a disposizione” ha aggiunto.

Cosa prevede il piano sicurezza per il Giubileo

Saranno coinvolte tutte le forze dell’ordine ( polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, polizia di Roma Capitale e anche – per quel di competenza – il Corpo forestale dello Stato) per presidiare non solo gli oltre mille obiettivi sensibili e gli eventi considerati a rischio, ma anche autobus e metropolitane.

Agenti in divisa saliranno sui mezzi di trasporto per garantire la sicurezza dei passeggeri. Sorvegliati speciali saranno, ovviamente, piazza San Pietro e i principali monumenti della Capitale, dal Colosseo a Fontana di Trevi.

Nella Capitale verranno impiegati duemila uomini.

Alla luce dei tragici fatti del 13 novembre a Parigi, sarà rivolta anche un’attenzione particolare ai luoghi  e alle occasioni di ritrovo come  concerti o manifestazioni .  Controlli serratissimi anche nelle piazze della movida capitolina dove il questore Nicolò D’Angelo non esclude perquisizioni, “qualora lo si ritenga opportuno”.

Si tratta di un piano che porterà, dall’ 8 dicembre, alla no-fly zone: il divieto di sorvolo sulla città per gli ultraleggeri e le misure ‘anti-droni’, così come annunciato dallo stesso prefetto Franco Gabrielli che non ha escluso l’ipotesi di abbattimento dei velivoli in caso di necessità.

Le pattuglie verranno rafforzate e sarà maggiore presenza delle forze dell’ordine anche nelle periferie.

“Per quel riguarda piazza San Pietro è previsto un sistema di controllo con i rapiscanner – precisa D’Angelo – Ci saranno 30 accessi con dedicati dove saranno impiegati questi strumenti”.

Sarà anche potenziato “il sistema di videosorveglianza a Roma. E tutte le vie di transito dei pellegrini saranno rinforzate con ulteriori servizi aggiuntivi – afferma il questore di Roma, Nicoló D’Angelo – Abbiamo disposto servizi sul territorio per aumentare la percezione della nostra presenza. Sono state identificate tre aree importanti: da quella esterna a quella di massima sicurezza”.

“Nell’ambito dell’innalzamento delle misure di sicurezza contro il terrorismo in tutti i luoghi pubblici, abbiamo deciso di collocare dei metal detector al Colosseo“. A darne notizia è il soprintendente speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’area archeologica di Roma, Francesco Prosperetti.

Le reazioni della Città del Vaticano al piano di sicurezza.
“Da parte del Vaticano non c’è stata una domanda specifica per aumentare le misure di sicurezza in occasione del Giubileo”. Così padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana. “L’organizzazione della sicurezza”, ha precisato, “dipende dalle autorità italiane e da come valutano le situazioni”. “Di certo Papa Francesco per questo Giubileo della Misericordia non ha chiesto che si faccia più di quanto è necessario fare” ha concluso.

Autore: Redazione