La Via Crucis più lunga d’Europa 2016

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La via crucis più lunga d'europa- Gualdo Tadino (PG)

La Via Crucis più lunga d’Europa nel 2016, non poteva che essere Italiana e, più nello specifico, di origine umbra.

Il pellegrinaggio, della lunghezza di 6,75 km, viene effettuato a Gualdo Tadino in provincia di Perugia, in onore di San Fecondino e quest’anno si terrà domenica 21 agosto.

Questo personaggio è motivo di grande vanto per i gualdesi: fu un vescovo romano ed è stato nominato terzo patrono della cittadina.

In sostanza il percorso altro non è che la cosiddetta “strada dei santi”, cioè i sentieri che gli eremiti percorrevano nel medioevo per raggiungere appunto gli eremi. Secondo gli scritti anche San fecondino dopo essere stato in diocesi a svolgere funzioni amministrative, durante la notte, camminava per queste strade.

La difficoltà sostanziale che si incontra nell’affrontare questa “camminata” è, oltre la lunghezza, l’importante dislivello: si parte infatti al mattino molto presto dalla chiesa di San Fecondino a 479 m. s.l.m., per giungere circa 3 ore dopo all’eremo di Serrasanta a 1348 m. s.l.m., si parla quindi di 869 metri di dislivello e di una pendenza che va dal 14% al 30%.

Tuttavia, malgrado la relativa difficoltà, l’essenza propria del percorso è quella di fondere insieme la spiritualità insita nel pellegrinaggio religioso e l’amore per la natura, nonché per l’esplorazione e la scoperta di paesaggi praticamente vergini e incontaminati.

Altro importante elemento è senza dubbio il fattore meditazione, perché al di là della religiosità nel senso stretto del termine, se si intraprende questo percorso si entra di fatto a contatto con i luoghi simbolo del raccoglimento e della riflessione, derivanti dalla struttura dell’eremo medievale.

Entrando più nel dettaglio, la Via Crucis si articola in ben 14 stazioni, caratterizzate da edicole di legno, per arrivare in ultimo al caratteristico eremo di Serrasanta.

Questo eremo fu costruito intorno all’ XI-XII secolo; si trova sulla parte nord-occidentale del monte dal quale prende il nome. Al suo interno sono presenti un refettorio, una cisterna del XVI secolo e la piccola chiesa della S.S. Trinità. Dentro questa era collocata un’opera di gran pregio, “la Pala della S.S. Trinità”, successivamente spostata a causa dei tentativi di furto, è stata però sostituita con una copia eccellente.

Il pellegrinaggio per arrivare all’eremo inizia di norma alle 7 circa, si tiene un ritmo di camminata che possa facilitare tutti, dato che partecipano anche anziani e bambini. Giunti alla chiesa, si assiste alla messa e in seguito è organizzato un pranzo per tutti coloro che partecipano.

In conclusione si può affermare che affrontare questa caratteristica Via Crucis, può essere davvero un’esperienza unica.

Qui trovate le schede delle strutture che potete contattare direttamente per organizzare al meglio il vostro soggiorno a Perugia e nella provincia

Autore: Redazione