San Giorgio, devozione e culto nel mondo

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Patrono di numerose città italiane, San Giorgio gode di un culto antichissimo e diffuso in tutto il mondo. Protettore degli ordini cavallereschi, viene chiamato dalla Chiesa Orientale con il titolo di Megalomartire, ovvero “il grande martire”. San Giorgio viene raffigurato spesso, in particolare dalla tradizione popolare, come il cavaliere che affronta il drago; il buono e puro simbolo di rettitudine che sfida il maligno e lo abbatte.

Venerato come martire cristiano, almeno dal IV secolo, la sua memoria cade il 23 aprile, giorno in cui viene ricordato anche nei riti bizantino e siro. Nonostante la notorietà di questo santo, probabilmente a causa delle pochi fonti certe riguardo la sua vita, è stato declassato a memoria facoltativa dalla liturgia cattolica. Eppure, questo non ne ha certo frenato la secolare devozione popolare, che rimane molto sentita.

Nel corso della storia, la venerazione per San Giorgio è stata grande, tanto che molti luoghi sono stati a lui titolati: in Italia troviamo ben 21 Comuni che portano il suo nome. San Giorgio è Patrono d’Inghilterra, Portogallo, Lituania e di alcune regioni spagnole. In Italia può vantare d’essere patrono di centinaia di città e paesi, tra cui Genova, Ferrara, Reggio Calabria e Campobasso.

Pochi santi (forse nessuno) hanno riscosso tanta venerazione tra il popolo, tanto che chiese a lui dedicate sono state erette in moltissimi angoli del mondo, durante il corso dei secoli. In Italia, tra le più famose troviamo la chiesa di San Giorgio al Velabro (Roma), in cui viene custodita la reliquia del cranio del martire palestinese la basilica di San Giorgio Maggiore (Napoli) e a lui Venezia ha titolato l’intera isola di San Giorgio. Chiese a sua memoria si potevano trovare anche in Egitto, Etiopia, Georgia (dove si riteneva fosse oriundo), a Gerusalemme, Beiruth, Gerico e Zorava, mentre a Magonza e Bamberga vi erano delle basiliche in suo onore.

San Giorgio è anche patrono di cavalieri, sellai, armaioli, soldati, schermitori, arcieri, scout e della Cavalleria. Il suo intervento viene invocato a protezione di peste, lebbra, sifilide e malattie della testa oltre che contro i serpenti velenosi (in cui è facile rivedere “il drago”). Essendo il loro patrono, diversi ordini cavallereschi portano il suo nome e i suoi simboli. I più famosi sono l’Ordine di San Giorgio (anche chiamato “della Giarrettiera”), l’Ordine Teutonico, il sacro Ordine Costantiniano di San Giorgio e l’Ordine militare di Calatrava d’Aragona.

Autore: Redazione