Basilica di San Sebastiano fuori le mura - Roma

Ordine del Santuario: Francescano Frati Minori

Storia: La basilica di San Sebastiano si trova al IV miglio dell'antica via Appia, fu costruita per volere dell'Imperatore Costantino nel IV secolo d.c. in onore degli Apostoli Pietro e Paolo. Secondo la tradizione, durante le persecuzioni, sul luogo vi furono nascoste le reliquie degli Apostoli, poi successivamente riposte nelle sedi originarie del Vaticano e della Basilica Papale San Paolo fuori le Mura.

All'inizio del IV secolo, nelle sottostanti catacombe, fu sepolto San Sebastiano, martire-soldato al tempo di Diocleziano, ed in seguito gli fu dedicata la basilica.

La facciata è scandita dalle colonne ioniche binate del portico, a tre archi, cui corrispondono le paraste dell’ordine superiore.

La basilica costantiniana fu costruita secondo il modello circiforme a tre navate e preceduta da un grande atrio quadrangolare.

Nel 1608 il cardinale Scipione Borghese intraprese un completo rimodellamento della basilica e della cripta di San Sebastiano su progetto di Flaminio Ponzo. Il restauro fu completato da Giovanni Vasanzio mentre la facciata datata 1612 è su progetto di Flaminio Ponzo.

Il nuovo edificio occupa l’antica navata centrale e vanta un soffitto ligneo intagliato: in esso sono raffigurati il santo titolare e gli stemmi del cardinale Scipione Borghese e di papa Gregorio XVI.

Sul lato sinistro si trova l'altare con l'urna contenente i resti di San Sebastiano e la sua statua scolpita dal Giuseppe Giorgetti. Rappresenta il Santo in posizione sdraiata, trafitto dalle frecce del martirio.

Sul lato destro della navata si trova la cappella delle reliquie che conserva una freccia del martirio di San Sebastiano, la colonna cui fu legato e la pietra dell'episodio del

"Quo Vadis?", che reca impresse le impronte dei piedi del Cristo quando apparve a San Pietro che fuggiva da Roma per evitare il martirio.

In fondo alla navata centrale si trova l'altare maggiore disegnato da Flaminio Ponzio; sopra si trova una tela " La Crocifissione" di Innocenzo Tacconi e ai lati i Busti dei Santi Pietro e Paolo di Nicolas Cordier.

Santo del Santuario:  San Sebastiano

Da vedere: "Il Salvator Mundi"- l' ultima Opera del Bernini 1679, il museo dei sarcofagi di San Sebastiano, i Mausolei della Piazzola, la Catacomba Cristiana.

Servizi:  Visite guidate nelle catacombe di San Sebastiano.

Esperienze spirituali: Visitando l’interno della Basilica ci s’imbatte in opere davvero straordinarie che invitano ad un’autentica esperienza spirituale.

Festività significative: 20 gennaio San Sebastiano.

Libro consigliato: Manodori A., Quartiere XX. Ardeatino, in AA.VV, I quartieri di Roma, Newton & Compton Editori, Roma 2006.

Curiosità: All’interno della Basilica Di San Sebastiano si trova il busto marmoreo raffigurante Il Cristo Salvatore, opera ultima del grande Gian Lorenzo Bernini, scolpito prima di morire. Il bellissimo volto incorniciato da fluenti capelli e la mano destra "benedicente", un busto di marmo raffigurante il Signore  nascosto nell'oscurità di una nicchia.

La storia del Salvator mundi restituisce un'immagine di Gian Lorenzo Bernini inedita, ed appassionante: un uomo potente che affascinò Roma per oltre mezzo secolo.

Orario Santuario: Tutti i giorni dalle ore 8.00-13.00 e dalle 14.00-18.30

Orario sante Messe: Feriali e prefestivi: ore 18.00, festivi: ore 8.30; 10.00; 12.00

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