160 anni per l’Osservatorio Romano

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Il 1° luglio, il quotidiano della Santa Sede compie 160 anni. L’Osservatorio Romano, quello che Papa Francesco definisce scherzosamente “giornale di partito” è stato pubblicato per la prima volta il 1° luglio 1861, finanziato da un gruppo cattolico legittimista francese.

In occasione del suo centenario (nel 1961), l’allora cardinale Montini descrisse la missione di questo storico quotidiano divisa in due parti: “documentare il pensiero, le parole, le opere del Papa e della Santa Sede e offrire al lettore chiavi interpretative della realtà storica e spirituale del cattolicesimo e del tempo”, un tempo osservato, da Roma, con lo sguardo della Chiesa. Obiettivi sempre rispettati con il passare degli anni, se si pensa che già nel primo numero veniva in esso riportata la dicitura “giornale politico-morale”, che ne definiva l’identità. Con l tempo, la dicitura è stata poi mutata in “giornale quotidiano politico religioso” per rifletterne il cambiamento.

In occasione dell’attuale ricorrenza, dal 1° al 5 luglio sono usciti cinque inserti che danno il via ad una serie di iniziative programmate per tutto l’anno, assieme ad altre edizioni speciali ed eventi. Questi cinque inserti speciali contengono gli articoli di direttori di grandi giornali italiani e stranieri, in cui si adoperano per rispondere alla domanda: “se è vero che viviamo un ‘cambiamento d’epoca’, come sta mutando e come vogliamo che si trasformi il giornalismo? Può essere l’enciclica Fratelli tutti un’indicazione per la via di un ‘giornalismo di fratellanza’ come risposta alla crisi che l’irruzione della pandemia ha riproposto in modo drammatico e ineludibile?”. Le varie risposte costituiscono un quadro variegato di come questi grandi direttori interpretano il futuro del giornalismo, e quali sono le loro aspettative.

Con questi inserti speciali, l’Osservatorio Romano ha voluto sottolineare che oltre a festeggiare il suo glorioso passato editoriali, non ci si vuole certo perdere nella nostalgia del passato ma tenere gli occhi ben puntati su quello che è il futuro e le sfide che porterà con sé. Il quotidiano esce ormai da tempo anche in versione digitale, oltre che a quella cartacea, come segno dell’ammodernamento necessario per stare al passo con i tempi e le necessità dei lettori.
L’Osservatorio Romano viene stampato in italiano (ma i testi pontifici vi si trovano spesso anche in latino) tutti i pomeriggi, tranne nelle domeniche e nei giorni di festa secondo il calendario vaticano. Gode anche di alcune edizioni settimanali scritte in altre lingue: francese, inglese, spagnolo, polacco (in questo caso la pubblicazione è mensile), portoghese, tedesco, e dal 2007 malayalam, idioma parlato nel sud-ovest dell’India.

Autore: Redazione