Giornata di preghiera e digiuno per la pace

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Il 23 febbraio, primo venerdì di Quaresima, si celebra una giornata di preghiera e di digiuno per la pace, soprattutto per i paesi africani come il Sud Sudan e la Repubblica Democratica del Congo. Questi territori sono particolarmente afflitti da guerre, disordini e carestie e, come il resto del mondo, hanno sete di pace e di solidarietà.

E proprio questa iniziativa è all’insegna della solidarietà: digiunare affinché i nostri fratelli e sorelle vivano in condizioni migliori, come segno di vicinanza e soprattutto come forte richiamo all’interiorità e alla preghiera.

Significa molto per noi sapere che non siamo soli nella nostra sofferenza e nel nostro dolore e che il mondo ecumenico è con noi e ci sostiene nel nostro cammino verso la pace e la riconciliazione”, dice James Oyet Latansio, segretario generale del consiglio delle chiese cristiane del Sud Sudan.

Papa Francesco aveva annunciato questa iniziativa durante l’Angelus del 4 febbraio scorso invitando anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad unirsi “nelle modalità più opportune, ma tutti insieme”.

Ad essere colpiti dalla crisi in questi territori sono soprattutto i bambini, i giovani e le donne. Nella Repubblica Democratica del Congo 4,3 milioni di persone sono sfollate e nel Sud Sudan 7 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria, secondo il Wcc, Consiglio mondiale delle Chiese.

 

I vescovi anglicani del Sud Sudan scrivono:

 

La preghiera è molto importante perché è la nostra arma come cristiani. Preghiamo affinché Dio Onnipotente possa trasformare i loro cuori e incoraggiarli ad abbandonare i progetti di guerra per costruire la pace”.

 

Quando si parla di digiuno ci si può fraintendere ed equivocare: non si tratta infatti solo di astinenza alimentare, il rischio sarebbe l’incoerenza tra la pratica della virtù e il distacco dall’interiorità. Digiunare per scegliere uno stile di vita più autentico, sobrio e che conduca sempre più verso l’esempio del vero Maestro: Gesù Cristo.

Digiunare è spogliarsi dall’eccesso e coltivare dentro di noi la pace verso Dio e verso il prossimo vincendo egoismi, indifferenze, meschinità e falsità.

Dice il Papa:

“Tu cerca la fame per aiutare gli altri, ma sempre con il sorriso, perché tu sei un figlio di Dio e il Signore ti ama tanto e ti ha rivelato queste cose. Ma senza incoerenze”.

 E continua dicendo di fare un esame di coscienza secondo verità e coerenza al fine di sciogliere le catene inique, liberare gli oppressi e dividere il pane con l’affamato. “Dobbiamo fare penitenza, dobbiamo sentire un po’ la fame, dobbiamo pregare di più”. E poi una domanda per tutti, conclude il Pontefice: “Come mi comporto con gli altri? Il mio digiuno arriva per aiutare gli altri?”.

 

Autore: Ilaria Crocioni

Nata a Torino, Laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Torino. Specializzazione in Direzione delle Imprese. Già assistente di stage giornalista Rai per la sede di NYC. Studiosa in Scienze religiose.