Lunedì dell’Angelo, tradizioni e curiosità.

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Il lunedì che segue la domenica di Pasqua è chiamato in diversi modi: lunedì di Pasquetta, lunedì di Pasqua, Lunedì dell’Angelo.

Sono tutte espressioni diffuse in Italia, anche se non è una giornata che appartiene propriamente al calendario liturgico della Chiesa Cattolica, che invece lo indica come Lunedì dell’Ottava di Pasqua.
Non è un giorno di precetto per i cattolici se non per la Germania e altri paesi germanofoni.

Durante la Domenica di Pasqua si celebra la resurrezione del Signore ed è la festa più importante per la Chiesa Cattolica. Il lunedì seguente invece è dedicato al ricordo dell’episodio del Vangelo in cui le donne, dopo gli eventi della morte di Cristo, si recano davanti al sepolcro di Gesù. Le donne, giunte sul posto, non trovano il corpo di Cristo, che secondo tradizione è risorto, ma un angelo mandato dal Signore che le attende. Dall’Angelo vengono informate di una notizia prodigiosa: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui! E’ risorto come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto”. Questo episodio, denso di significato, porta con se il messaggio importantissimo della Resurrezione, per questo viene ricordato in un giorno specifico, così il nome “Lunedì dell’Angelo” deriva da questo passo del Vangelo.

Spesso si sente chiamare anche Lunedì di Pasqua e il motivo di questa espressione è che la festa della Pasqua dura otto giorni, il Lunedì dell’Angelo è anche il lunedì dell’Ottava di Pasqua e ogni giorno dell’Ottava è un prolungamento della Pasqua stessa.

Da tradizione popolare invece lo sentiamo chiamare anche Lunedì di Pasquetta, o semplicemente Pasquetta, questo perché è come una piccola Pasqua, un vezzeggiativo, altro giorno in cui festeggiare, non importante quanto la domenica di Pasqua, ma che prolunga la gioia della domenica precedente. Il Lunedì di Pasquetta è entrato anche nella tradizione civile come giorno festivo e ricreativo.

E in che modo si festeggia il Lunedì dell’Angelo?

Pur non essendo un giorno di precetto è celebrato in modi differenti in tutta Italia. Tra le molteplici tradizioni c’è quella di fare una gita fuori porta con famiglia e amici. Si dice che anche questa tradizione sia stata ispirata dal Vangelo, in particolare dall’episodio dell’apparizione di Gesù ai due discepoli in cammino verso Emmaus.

In diversi comuni si svolgono cortei religiosi e varie celebrazioni. Ad esempio A Mongiuffi Melia (ME) viene celebrato l’incontro tra Gesù Risorto e la Vergine Maria. La statua di Gesù Risorto parte dalla chiesa di San Sebastiano, quella di Maria dalla chiesa di San Nicolò di Bari, coperta da un velo nero. Le due statue si incontrano al “Piano degli Angeli”, il velo di Maria viene cambiato con un velo bianco e la Vergine viene incoronata con fiori. L’incontro tra le due statue è accompagnato dai canti di bambini soprannominati “angeli di Maria”. A Parete(CE) si festeggia la festa patronale di Maria SS. della Rotonda. In questa occasione si mette in scena il “volo degli angeli”: statue di angeli vengono issate con cavi e precedono la processione della Vergine. A Santa Venerina (CT) vengono aperte solo in questa giornata tre cappelle in cui si tengono le celebrazioni eucaristiche: Santa Venera, Madonna delle Grazie, Maria Santissima del Carmelo.

Autore: Redazione