San Vincenzo Maria Strambi

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Ogni primo dell’anno si ricorda San Vincenzo Maria Strambi, religioso della Congregazione della Passione di Gesù Cristo con il compito di insegnare teologia e eloquenza sacra. 

Nato a Civitavecchia nel 1745 da una famiglia di farmacisti, era il quarto figlio.

Quando vennero a mancare i 3 fratelli, nonostante le resistenze familiari essendo rimasto figlio l’unico decise di entrare nel Seminario diocesano di Montefiascone, in provincia di Viterbo.

Fu ordinato sacerdote nel 1767 e due anni più tardi, spinto dalla vocazione di una vita più religiosa, entrò nella nuova Congregazione religiosa dei Padri Passionisti, fondata da San Paolo della Croce che ebbe l’onore di conoscerlo personalmente e del quale scrisse la prima biografia.

Si dimostrò fin da subito un bravo predicatore e un direttore spirituale a tal punto che pochi anni dopo la sua entrata nella Congregazione fu mandato dal fondatore a dirigere gli studenti nel convento dei Santi Giovanni e Paolo sul colle Celio a Roma.

Una volta divenuto rettore della comunità passionista predicò nelle grandi Chiese e Basiliche di Roma come Santa Maria Maggiore, Trinità dei Monti e la Chiesa del Gesù.

Fu nominato Vescovo di Macerata e Tolentino, consacrato nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, sede centrale dei Passionisti.

Durante il ritiro spirituale si dedicò anche alla scrittura, in particolare della sua prima lettera pastorale alla Diocesi.

Alla vigilia della Madonna Assunta, iniziò il suo ministero episcopale con la celebrazione della Santa Messa pontificale nel Duomo di Macerata.

Si dedicò alla vita dei più bisognosi di tutte le età facendo costruire un nuovo seminario, un ricovero per anziani, ampliò sia l’orfanotrofio che il Conservatorio.

Avendo rifiutato di giurare fedeltà all’imperatore Napoleone il quale impose lo scioglimento di vari Ordini religiosi, fu esiliato prima a Novara poi a Milano fino alla nomina di consigliere da parte del Papa nel 1823.

Solamente un anno dopo morì e fu sepolto nella Basilica di Santi Giovanni e Paolo.

Dopo la sua proclamazione del 1950, il suo corpo venne trasferito nella Basilica Cattedrale Mater Misericordie di Macerata, dove tuttora giace.