Santuario SS. Crocifisso - Pieve di Cento

Storia:



La Chiesa originaria, chiamata la Pieve di Santa Maria, fu la prima chiesa del cento-pievese, si presume risalga prima dell’anno Mille, ma compare per la prima volta il 29 aprile 1207 in un documento. Venne definita Maggiore per distinguerla dalla Santa Maria in Piazza, sede della Confraternita di Sana Maria dei Battuti. L’attuale Chiesa risale al 1710 ed è anche Santuario del Miracoloso Crocifisso.



Santuario:



La storia dell’imponente Crocifisso ha più versioni, nessuna di esse ha una precisa data, si presume però che l’opera risalga al 13esimo secolo. La prima versione narra di un pellegrino che domanda ospitalità alla famiglia pievese dei Guidicini. La padrona di casa, gli offrì un giaciglio in soffitta e diede all’uomo un lume per affrontare la buia notte. La mattina seguente, una vicina vide una luce fortissima provenire dalla soffitta della famiglia Guidicini e si precipitò dalla donna, che preoccupata per il suo ospite si diresse in soffitta, ma l’uomo non c’era più, al suo posto due torce accese che illuminavano la testa del Cristo posta al centro.



Una variante vuole che la signora Guidicini, non vedendo scendere il suo ospite, chiese alla donna di servizio di controllare. La donna tornò molto turbata, quando tornarono in soffitta, trovarono sopra alla tavola la testa del Crocifisso, illuminata da quattro torce.



L’ultima variante dice che la casa dove il pellegrino alloggiava, venne distrutta da un incendio e una volta spente le fiamme, venne ritrovata intatta la testa del Crocifisso. Dopo il miracoloso ritrovamento, la testa venne riunita al corpo e portato in Chiesa.



Un’altra leggenda racconta di un tentativo dei Centesi di portare il Crocifisso nel loro borgo, attraverso un carro trainato da buoi. Arrivati al ponte che segnava il confine tra Pieve e Cento, i buoi si fermarono e non ci fu verso di farli ripartire, questo segno venne interpretato come la volontà del Cristo di restare in quei luoghi, lo riconsegnarono. Una seconda versione dice che lasciarono tornare i buoi autonomamente verso la Chiesa. Mentre una terza versione dice che il Crocefisso si alzò dal carro e con tre balzi tornò a Pieve, il primo salto, lo portò a Porta Cento, il secondo a Piazza del Pozzo delle Catene e l’ultimo lo riportò al suo posto in Chiesa.



L’attuale Chiesa è opera degli architetti modenesi Giuseppe e Silvestro Campiotti, che lasciarono della costruzione precedente l’abside e il campanile. Lo stile della facciata è baroccheggiante, mentre all’interno è in stile classico seicentesco.



La facciata è a due ordini e ripartita da lesene, cinque nel primo ordine e tre in quello superiore. Dove trovano posto sei mirabili statue ed un bassorilievo, opera del laboratorio dei Guidottini di Verona.



La Collegiata oltre che ospitare il Santissimo Crocifisso, è casa anche di mirabili opere tra le tante, non si può non citare l’Annunciazione del Guercino (1646) e S. Maria Maddalena con Gesù Risorto di Cesare Gennari (nipote del Guercino).



La Chiesa ospita anche un reliquiario presso la sagrestia, dove una credenza settecentesca in stile bolognese contiene oltre trenta teche più o meno tutte della stessa epoca che custodiscono dalle spoglie dei Santi al legno della croce. Tra l’altro l’archivio parrocchiale, ospita numerose reliquie autentiche dal ‘600 al ‘900.



Il terremoto avvenuto in quelle zone ha reso purtroppo il Santuario inagibile. Le celebrazioni avverranno presso la Chiesa provvisoria nel Cortile della Canonica. 



 



Si ringrazia per la gentile concessione delle immagini Don Angelo Lai e la Parrocchia di Pieve di Cento.


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