500 anni dalla morte di Raffaello: mostre nelle Marche

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Se il 2019 è stato dedicato a Leonardo, con la ricorrenza del 500esimo anniversario dalla morte di Raffaello Sanzio, è il Maestro artista di Urbino ad essere al centro delle celebrazioni artistiche del 2020. Se con ogni probabilità la mostra più importate dedicata a questo celebra artista sarà quella delle Scuderie del Quirinale di Roma che aprirà il 5 marzo, in collaborazione con gli Uffizi di Firenze, molte occasioni per ammirare alcune delle sue opere verranno fornite anche da altre città. Tanto in Italia quanto all’estero l’attenzione per Raffaello non è mai calata nel corso dei secoli, e questa ricorrenza con tutte le mostre a lui dedicate ne è la controprova.

Le Marche dedicano particolare attenzione a questo artista, in particolare la sua città natale.
Urbino ha aperto già da mesi le porte al pubblico con “Raffaello e gli amici di Urbino” (di cui abbiamo già scritto in questo articolo), dedicata al rapporto del giovane con gli artisti suoi contemporanei attivi nell’importante corte rinascimentale. Sempre alla Galleria Nazionale delle Marche, si può visitare anche la Raphael Ware, con quasi 150 esemplari di maiolica italiana rinascimentale, il cui scopo è portare l’attenzione sulla tradizione artistica di cui Raffaello fece parte. Aprirà in primavera, nelle Sale del Castellare di Palazzo Ducale, “Il rapporto tra Raffaello e Baldassarre da Castiglione”, che oltre a sviscerare la relazione tra i due, parla del Cortigiano per raccontare anche la cultura dell’epoca.

A Loreto (An), dal 4 aprile a l5 luglio, nel Museo Pontificio della Santa Casa di Loreto, si potrà scoprire l’approfondimento dedicato alla “Madonna del velo o Madonna di Loreto”, opera dalla storia travagliata il cui originale passò per il santuario ma poi andata persa. Ci sarà però la possibilità di ammirare un’altra versione dell’opera, attribuita a Raffaello e restaurata per l’occasione.

Anche Jesi dedica uno spazio all’artista marchigiano all’interno dei Musei Civici di Palazzo Pianetti, con la mostra “Raffaello e Angelo Colocci. Bellezza e scienza nella costruzione del mito della Roma antica”, aperta dal 6 giugno al 6 gennaio 2021. Lo scopo che la mostra si prefigge è quello di esaminare i collegamenti tra Raffaello e l’umanista jesino Angelo Colocci, che fu un vero e proprio punto di riferimento per gli artisti (pittori, poeti e antiquari) a roma, e che si sospetta aver avuto un ruolo di rilievo per la definizione dei contenuti della Stanza della Segnatura in Vaticano. Grazie alle moderne tecnologie è reso possibile ammirare alcune opere di Raffaello completamente ricostruite.

Queste sono le mostre che si potranno visitare nella Marche, per celebrare l’artista di Urbino, ma tante altre regioni offrono simili e complementari possibilità. Come dicevamo in apertura anche all’estero l’attenzione si concentra sul 500esimo anniversario della morte di Raffaello: la National Gallery di Londra prenderà in prestito oltre 90 opere da musei e collezioni private, per esporle dal 3 ottobre 2020 al 24 gennaio 2021; la Gemäldegalerie a Berlino (fino al 26 aprile) riunisce per la prima volta nello stesso luogo le sei madonne di Raffaello, per metterle in comparazione; la National Gallery of Art di New York, esibirà dal 16 febbraio al 14 giugno, alcune opere del pittore e di seguaci e collaboratori, con particolare attenzione al movimento manierista dell’epoca.

Autore: Redazione