Devozioni a Sant’Antonio di Padova

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Il 13 giugno si ricorda Sant’Antonio di Padova, uno dei santi più amati dai fedeli cattolici, il cui culto è ancora oggi diffuso nel mondo. Sono diverse le tradizioni e i riti legati a questa importante figura del cattolicesimo, che oltre alla canonizzazione a santo può vantare il titolo di Dottore della Chiesa.
A Padova, città di cui è patrono, sono 3 le devozioni particolari a lui dedicate.

La Tredicina è il termine con cui ci si riferisce ai tredici giorni precedenti alla festa celebrativa in onore di Sant’Antonio di Padova. Oltre che nella Basilica a lui titolata, questi tredici giorni di preparazione vengono ripetuti ancora oggi nei vari santuari antoniani e nelle chiese francescane (ordine a cui il santo si era unito in vita). Anche molte famiglie, in maniera privata, vivono ancora appieno questi giorni di raccoglimento, preparativi alla festa.
La Tredicina è anche il nome di una preghiera suddivisa in tredici orazioni, che si sviluppano attorno agli aspetti più simbolici e importanti della vita di Sant’Antonio.

A ricordo degli ultimi momenti della vita terrena di Sant’Antonio, si esegue il rito del Transito. ormai prossimo alla morte, il santo chiese di essere condotto a Padova (si trovava a Camposampiero), ma non riuscì a raggiungerla, spirando ad Arcella. Si dice, che Gesù gli apparve per confortarlo e permettergli una serena morte. Tale “passaggio” (perché questo significa “transito”) dalla vita terrena a quella eterna, viene ricordato con il rito del Transito, eseguito ogni venerdì pomeriggio dai frati, in Basilica.
Inoltre, il quartiere padovano dell’Arcella, ospita ogni vigilia del 13 giugno una suggestiva rievocazione storica in onore del santo patrono.

Uno dei riti legati alla celebrazione che si tiene a Padova, è quello della Benedizione degli oggetti. Ogni anno, i fedeli giungono per far benedire tanto manufatti sacri e di culto, quando oggetti dal valore personale, spesso chiedendo l’intercessione per uscire da un periodo difficile, di fatica o malattia. Per questo viene infatti spesso richiesta la protezione di Sant’Antonio.

Il più distintivo gesto eseguito dai pellegrini in visita alla Basilica antoniana, è quello della mano sulla tomba. Anche in questa caratteristica tradizione, si ritrova la volontà dei fedeli di compiere un gesto di affidamento al santo, in genere accompagnata da una silenziosa preghiera.

Autore: Redazione